
Buongiorno,
Potete leggere questo articolo anche sui blog: Miki in the Pinkland, Stasera cucino io, Books Land, Un libro per amico e BTS of my Soul.
Questo mese voglio parlarvi di un'altra
ragazza che - a parer mio - è un modello positivo per i giovani.
Sto parlando di Emma Watson, il cui nome completo è Emma Charlotte
Duerre Watson.
Emma nasce a Parigi il 15 aprile 1990 e
vive in quella bellissima città fino all'età di 5 anni, quando i
suoi genitori divorziano e lei si deve trasferire nell'Oxfordshire
insieme alla madre alternando delle settimane a casa del padre a
Londra.
Il suo interesse per la recitazione
nasce a scuola ed è lì che partecipa ai primi drammi ma il suo
primo ruolo davvero importante arriva con il primo film di Harry
Potter ed è qui, con il ruolo di Hermione,
che ho avuto il
piacere di vedere recitare questa giovanissima attrice che in comune
con il suo personaggio ha la testa sulle spalle - pensate che mentre
Daniel Radcliffe (Harry) raccontava delle sue poesie e Rupert Grint
(Ron) voleva investire in un furgoncino per gelati, lei parlava di
università e studi economici e non era sicura che la sua strada
fosse fare l'attrice – e il voler battersi per ciò che è
importante.
La carriera di Emma continuerà con i
film Marilyn, Noi siamo infinito, che mi ha commosso,
dove i tre protagonisti vivono un processo di crescita, Bling
Ring, Noah, Regression, Colonia, dove
interpreta una ragazza che va a salvare il suo amore e l'ultimo La
Bella e la Bestia in cui
interpreterà Belle, che sono molto curiosa di vedere.
<<(...) dopo due thriller
piuttosto bui, "La bella e la bestia" si è rivelato
l’antidoto perfetto: romantico, gioioso, pieno di canzoni... Sì,
la danza delle tazzine era proprio ciò di cui avevo bisogno... >>
Emma oltre ad essere un'attrice è
impegnata anche nel sociale.
Nel 2009 viene coinvolta come
consulente creativo per People Tree, un marchio di moda
equo-solidale e con loro nel 2011, dopo una visita ai bassifondi
Dhaka in Bangladesh, crea una linea di moda sostenibile.


Dopo aver visto la baraccopoli di
Dhaka e le condizioni in cui queste persone vivono e lavorano per
produrre fast fashion, direi (…) che questo non è il modo in cui
dovremmo fare vestiti nel mondo moderno. Questi lavoratori non hanno
diritti e lavorano ogni ora del giorno solo per sfamare le loro
famiglie. Il commercio equo e solidale offre alle famiglie la
possibilità di stare insieme (…) e di essere pagati con un salario
equo. Esso (…) non toglie loro la dignità.
Al Met Gala di
quest'anno Emma si è presentata con un abito stupendo realizzato con
plastica riciclata e tessuto biologico nato dalla collaborazione tra
Calvin Klein ed Eco-Age che ha portato alla creazione
del nuovo tessuto Newlife fatto al 100% con bottiglie di plastica
riciclate.
La plastica è uno dei principali
inquinanti del pianeta. Essere in grado di riutilizzare questo tipo
di rifiuti e incorporarlo nel mio abito per il Met Gala dimostra che
potere la creatività, la tecnologia e la moda possono avere
lavorando insieme.
Emma
crede che le persone dovrebbero apprezzare ciò che possiedono e da
questo nasce la sua campagna #30wears,
che invita ad utilizzare quando più possibile (almeno 30 volte),
magari rivisitandoli, gli abiti acquistati.
Il
7 luglio 2014 viene
nominata Goodwill
Ambassador,
ambasciatrice di buona volontà dall'UN
Women, l'organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa della
parità di genere e la direttrice esecutiva e sottosegretario
generale dell'agenzia dichiara come l'intelligenza
e la passione dell'attrice
consentiranno di far giungere ai suoi coetanei il messaggio di
uguaglianza di UN Women. In questo ruolo pronuncia presso l'ONU il
discorso per il lancio della campagna #HeforShe
evidenziando il ruolo degli uomini nella promozione della parità di
genere e si dichiara femminista.
(…)
Ho visto uomini resi fragili e insicuri dalla percezione distorta di
cosa sia il successo maschile. Neanche gli uomini hanno i diritti
della parità di genere. Non si parla molto spesso di come gli uomini
siano imprigionati negli stereotipi di genere che li riguardano, ma
vedo che lo sono. E quando se ne saranno liberati, le cose
cambieranno di conseguenza anche per le donne. Se gli uomini non
devono essere aggressivi per essere accettati, le donne non si
sentiranno in dovere di essere sottomesse. Se gli uomini non devono
avere il controllo per sentirsi tali, le donne non dovranno essere
controllate. Sia gli uomini che le donne devono sentirsi liberi di
essere sensibili. Sia gli uomini che le donne devono sentirsi liberi
di essere forti: è tempo di pensare al genere come uno spettro, e
non come a due insiemi di valori opposti.
Qui
potete trovare il discorso integrale.
Infine
pochi mesi fa ha fondato su Goodreads un club letterario sui temi dei
diritti delle donne, Our
shared shelf, in cui
ogni mese viene scelto e letto un libro e poi ognuno può esprimere
la sua opinione sul libro. Il giorno in cui ha aperto il club ha
scritto: Cari lettori,
in qualità di membro delle Nazioni Unite per le Donne, ho iniziato a
leggere tantissimi libri e saggi sull'uguaglianza, tutti quelli che
le mie mani sono capaci di tenere. Ma ci sono così tante bellissime
cose là fuori! Divertenti, d'ispirazione, tristi, che inducono alla
riflessione, capaci di rafforzarci! Ho scoperto così tanto che,
certe volte, sento la mia testa esplodere… Così ho deciso di dare
vita a un Club del libro Femminista, poiché voglio condividere
quello che sto imparando e ascoltare ciò che voi pensate.
Fonti
Foto
Ammiro Emma Watson per tutto ciò e chissà cos'altro riuscirà a
fare nei prossimi anni.
Al prossimo mese,
Francesca, Daniela, Federica, Jennifer, Miki e Monica.
Scusate per gli spazi :/ Blogger non collabora.
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