Scienza contro Magia
Ordine contro Caos
Uguaglianza contro Potere
Giustizia contro Libertà.
Titolo: "Lo scrigno di Adymair"
Autrice: Snee Dronningen
Editore: Self Publishing
Pagine: 776
Prezzo: 20,79 - ebook: 2,99
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TRAMA
C’erano una volta, in un mondo lontano, Conti e maghi, elfi e cavalieri. Ma anche cose davvero stupefacenti.
Un uomo indossa gli occhiali. Un altro adopera un cannocchiale. Qualcuno preme un interruttore e la luce elettrica viene accesa per la prima volta.
È la Confraternita la madre di queste novità. La Confraternita osteggia i privilegi di cui godono i nobili, esige la redistribuzione delle ricchezze e si oppone a ogni forma di disuguaglianza, inclusa quella garantita dalla magia; attraverso la tecnica e il progresso scientifico, persegue il bene dei più e dei deboli, e per questo è odiata e temuta.
Un giorno, in una tranquilla cittadina costiera, due sorelle, Eirien e Finduen, sono testimoni dell’omicidio di un alto prelato dell’ordine. Non si tratta di un caso, tantomeno del gesto isolato di un oppositore. È solo la prima tappa di un grande disegno, l’inizio della lotta per impadronirsi del potere sconfinato di un antico nemico, il potere definitivo e assoluto, il potere la cui sola esistenza minaccia di distruggere tutto ciò che la Confraternita ha costruito nei secoli.
Loro malgrado, Eirien, Finduen e i loro amici, il giovane mago Atelmor e il vecchio bibliotecario Pheswan, si troveranno trascinati in un conflitto che va molto al di là delle loro semplici vite. Tra alleati insospettabili e nemici inaspettati, tra maschere e raggiri, tradimenti e conversioni, invenzioni e rivelazioni, tra teaser e incantesimi, i nostri si troveranno a fronteggiare la desolante solitudine di compiere delle scelte, perché niente è come sembra e a nessuno sarà concesso di restare neutrale, almeno finché non verrà svelato il contenuto dello Scrigno di Adymair.
RECENSIONE
Lo scrigno di Adymair è una grande avventura fantasy ambientata in un'epoca passata, composta da personaggi approfonditi psicologicamente, creature fantastiche, numerose sfide, segreti familiari, maghi e magie, leggende, storie che nascono, due mondi contrastanti, colpi di scena, momenti divertenti e vicende coinvolgenti ed emozionanti.
Ogni personaggio viene raccontato e ha il suo spazio nella storia e ciascuno di loro è decisamente interessante. Abbiamo le due sorelle: Eirien e Finduen, la prima canta le leggende del suo mondo accompagnandosi con l'arpa, vuole fare l'erborista come sua madre, è metà umana e metà elfa da parte del padre che non ha mai conosciuto, è posata, matura, non potrebbe mai far del male a qualcuno ed è molto legata e protettiva nei confronti della sorella, mentre quest'ultima è l'opposto di Eirien, perché sogna di diventare una guerriera, è vivace, coraggiosa e impulsiva; Atelmor, un mago grande amico delle ragazze con la battuta sempre pronta, è sicuro di sè, pronto a proteggere le persone a cui vuol bene e che lavora nella biblioteca del vecchio Pheswan; Bhaeros, il confratello che viene chiamato per indagare sulla morte del Primo di Nubila, che crede fermamente nei valori della Confraternita e farebbe di tutto per il suo bene; Rihan, il figlio del Conte della cittadina che è un ragazzo molto fragile, affetto da una malattia sconosciuta che lo confina all'interno del Palazzo, mi ha fatto molta tenerezza perché il Conte è glaciale nei suoi confronti e come unico amico ha un gatto; Derk, figlio del terribile mago Vismail, vive invece a Febe, un luogo molto diverso da Nubila composto anche da Diarchi, cioè maghi che sono al servizio dei potenti. Derk vede il padre come un esempio da seguire, ma durante questa storia comincerà a dubitare di lui e di tutto ciò in cui ha sempre creduto e infine Lairythil, un'elfa particolare che accompagnerà Eirien, Bhaeros e Atelmor nel loro viaggio alla ricerca dello Scrigno.
Il mio preferito, anche se più o meno mi sono affezionata a tutti, è Atelmor, perché è un personaggio che mi ha fatto sorridere in ogni situazione e i suoi battibecchi con Pheswan li ho trovati spettacolari.
L'autrice ha creato un mondo particolareggiato dove bene e male si mescolano, con delle scene che a volte vi sembrerà di poter vedere nitidamente, dove i personaggi hanno più lati da mostrare e le creature come ad esempio i draghi che in un primo momento hanno il ruolo dei cattivi grazie alle parole dell'autrice riescono poi ad assumere anche un altro lato che ve li fa amare. Ho trovato molto bella anche la parte legata all'Accademia di Arti Magiche, perché la sua storia sarà molto importante. L'ultima parte del libro scorre via veloce, perché la curiosità di scoprire se i protagonisti riusciranno a portare a termine la missione è tanta. Il libro avrà un continuo, che l'autrice sta già scrivendo, perché alcune vicende rimangono in sospeso. Ovviamente io non vedo l'ora di poterlo leggere *_*
TRAMA
C’erano una volta, in un mondo lontano, Conti e maghi, elfi e cavalieri. Ma anche cose davvero stupefacenti.
Un uomo indossa gli occhiali. Un altro adopera un cannocchiale. Qualcuno preme un interruttore e la luce elettrica viene accesa per la prima volta.
È la Confraternita la madre di queste novità. La Confraternita osteggia i privilegi di cui godono i nobili, esige la redistribuzione delle ricchezze e si oppone a ogni forma di disuguaglianza, inclusa quella garantita dalla magia; attraverso la tecnica e il progresso scientifico, persegue il bene dei più e dei deboli, e per questo è odiata e temuta.
Un giorno, in una tranquilla cittadina costiera, due sorelle, Eirien e Finduen, sono testimoni dell’omicidio di un alto prelato dell’ordine. Non si tratta di un caso, tantomeno del gesto isolato di un oppositore. È solo la prima tappa di un grande disegno, l’inizio della lotta per impadronirsi del potere sconfinato di un antico nemico, il potere definitivo e assoluto, il potere la cui sola esistenza minaccia di distruggere tutto ciò che la Confraternita ha costruito nei secoli.
Loro malgrado, Eirien, Finduen e i loro amici, il giovane mago Atelmor e il vecchio bibliotecario Pheswan, si troveranno trascinati in un conflitto che va molto al di là delle loro semplici vite. Tra alleati insospettabili e nemici inaspettati, tra maschere e raggiri, tradimenti e conversioni, invenzioni e rivelazioni, tra teaser e incantesimi, i nostri si troveranno a fronteggiare la desolante solitudine di compiere delle scelte, perché niente è come sembra e a nessuno sarà concesso di restare neutrale, almeno finché non verrà svelato il contenuto dello Scrigno di Adymair.
RECENSIONE
Lo scrigno di Adymair è una grande avventura fantasy ambientata in un'epoca passata, composta da personaggi approfonditi psicologicamente, creature fantastiche, numerose sfide, segreti familiari, maghi e magie, leggende, storie che nascono, due mondi contrastanti, colpi di scena, momenti divertenti e vicende coinvolgenti ed emozionanti.
Ogni personaggio viene raccontato e ha il suo spazio nella storia e ciascuno di loro è decisamente interessante. Abbiamo le due sorelle: Eirien e Finduen, la prima canta le leggende del suo mondo accompagnandosi con l'arpa, vuole fare l'erborista come sua madre, è metà umana e metà elfa da parte del padre che non ha mai conosciuto, è posata, matura, non potrebbe mai far del male a qualcuno ed è molto legata e protettiva nei confronti della sorella, mentre quest'ultima è l'opposto di Eirien, perché sogna di diventare una guerriera, è vivace, coraggiosa e impulsiva; Atelmor, un mago grande amico delle ragazze con la battuta sempre pronta, è sicuro di sè, pronto a proteggere le persone a cui vuol bene e che lavora nella biblioteca del vecchio Pheswan; Bhaeros, il confratello che viene chiamato per indagare sulla morte del Primo di Nubila, che crede fermamente nei valori della Confraternita e farebbe di tutto per il suo bene; Rihan, il figlio del Conte della cittadina che è un ragazzo molto fragile, affetto da una malattia sconosciuta che lo confina all'interno del Palazzo, mi ha fatto molta tenerezza perché il Conte è glaciale nei suoi confronti e come unico amico ha un gatto; Derk, figlio del terribile mago Vismail, vive invece a Febe, un luogo molto diverso da Nubila composto anche da Diarchi, cioè maghi che sono al servizio dei potenti. Derk vede il padre come un esempio da seguire, ma durante questa storia comincerà a dubitare di lui e di tutto ciò in cui ha sempre creduto e infine Lairythil, un'elfa particolare che accompagnerà Eirien, Bhaeros e Atelmor nel loro viaggio alla ricerca dello Scrigno.
Il mio preferito, anche se più o meno mi sono affezionata a tutti, è Atelmor, perché è un personaggio che mi ha fatto sorridere in ogni situazione e i suoi battibecchi con Pheswan li ho trovati spettacolari.
L'autrice ha creato un mondo particolareggiato dove bene e male si mescolano, con delle scene che a volte vi sembrerà di poter vedere nitidamente, dove i personaggi hanno più lati da mostrare e le creature come ad esempio i draghi che in un primo momento hanno il ruolo dei cattivi grazie alle parole dell'autrice riescono poi ad assumere anche un altro lato che ve li fa amare. Ho trovato molto bella anche la parte legata all'Accademia di Arti Magiche, perché la sua storia sarà molto importante. L'ultima parte del libro scorre via veloce, perché la curiosità di scoprire se i protagonisti riusciranno a portare a termine la missione è tanta. Il libro avrà un continuo, che l'autrice sta già scrivendo, perché alcune vicende rimangono in sospeso. Ovviamente io non vedo l'ora di poterlo leggere *_*
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