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Recensione "La chimera di Praga" di Taylor Laini



Titolo: "La chimera di Praga"
Autrice: Taylor Laini
Casa editrice: Fazi
Pagine: 394
Prezzo: 14.90
TRAMA:
Karou ha 17 anni, è una studentessa d'arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un'intricata filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l'esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz'anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell'aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell'immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua "famiglia" Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.

RECENSIONE:
La cover italiana della Chimera di Praga è bellissima a mio giudizio, sia quella esterna, sia quella che si può vedere togliendo la copertina, che ritrae una piuma e il titolo blu elettrico, dando l'illusione di essere fosforescenti.
Penso che la casa editrice Fazi e in particolar modo la grafica abbiano fatto proprio un bel lavoro, perché mettendola a confronto con le cover disponibili degli altri paesi ( disponibili, perché  il libro verrà pubblicato anche in Vietnam, Estonia, Bulgaria e Portogallo), questa le batte tutte.

     
 

Anche l'autrice l'approva, come si può leggere sul suo blog Laini Taylor: Lovely, no? Love Karou's Tattoo!And the title: The Chimaera de Prague. Cool.
Bella, no? Amo il tatuaggio di Karou! E il titolo: La Chimera di Praga. Forte.

Il coinvolgimento per i primi capitoli, soprattutto il primo, è stato freddino... non so, c'era qualcosa che non mi convinceva, forse lo trovavo un po' lento e sembrava che non mi desse molte informazioni su Karou.
Poi la svolta! Ho capito che bastava pazientare un pochino, che era un tipo di storia che prendeva forma poco a poco.
Un fattore che mi ha lasciata esterrefatta è che alcune parti del libro non mi sembrava di leggerle, ma di viverle, da quanto riuscivo a immaginarle: era come camminare nelle pagine di un libro, un libro vivo, con colori e profumi (tratto dal libro).
L'ambientazione è magica e descritta in maniera poetica dall'autrice: 
Città da racconto di fate. Dal cielo, i tetti rossi abbracciano il gomito di un fiume scuro e, nella notte, le colline boscose appaiono come un ponte di nero nulla che spicca nel bagliore del castello illuminato, le acuminate torri gotiche, le cupole grandi e piccole.
Il fiume cattura tutte le luci e le amplifica, lunghe e ondeggianti, e la pioggia che cade obliqua offusca tutto come in un sogno (...) Praga.
Amo il modo in cui scrive Taylor Laini.
L'avevo già potuta conoscere con "Baci immortali" ed è anche la consapevolezza che il libro portasse la sua firma che mi ha portata a leggerlo.
Ella mantiene questo elevato livello di scrittura per tutto il romanzo, rendendolo estremamente incantevole e portandomi a soffermarmi più volte per assaporare appieno alcune sue frasi.
La protagonista Karou all'inizio non è riuscita a trasmettermi più di tanto, ma con il passare del tempo è riuscita a farsi amare, perché è intraprendente e coraggiosa, ma anche perché riesce a trasmetterti le sue emozioni: solitudine, incompletezza, gioia, dolore, amore...
Ho iniziato a divorarlo dal momento in cui Karou e Akiva s'incontrano e si scontrano e penso che fosse da "Twilight" che non mi appassionavo così per una storia d'amore.
Questo è un romanzo che mi ha fatto quasi piangere per ben due volte da quanto era forte il mio trasporto e l'affetto che avevo cominciato a provare per i personaggi.
A dispetto di altre saghe, dove nel primo episodio non si approfondiscono molti aspetti  e non si danno molte spiegazioni, qui invece si viene a capo di molti misteri e molti punti interrogativi trovano risposta.
Karou significa speranza e grazie a questo romanzo ci si ricorda che non bisogna mai smettere di sperare.
Essendo solo il primo di tre avrete capito dalla mia recensione che aspetto con trepidazione i successivi, sperando che mantengano questo livello.
Consigliatissimo!!

L'AUTRICE:
Laini Taylor è autrice di altri tre romanzi: Blackbringer e Silksinger, della serie Dreamdark, e di Lips Touch: Three Times, romanzo arrivato finalista al National Book Award. Vive a Portland, in Oregon, con il marito, l’illustratore Jim Di Bartolo, e la figlia Clementine.

Commenti

  1. straconcordo con te e onestamente mi è dispiaciuto un sacco quando ho scoperto che devono ancora uscire gli altri numeri però in un certo senso la suspense è bella XD

    Sara

    RispondiElimina
  2. comunque penso che la copertina sarebbe stata ancora meglio se c'era anche Akiva. magari in una scena di battaglia o ,meglio, in una scena che si baciano visto che anche Akiva è un protagonista.

    Ancora Sara

    RispondiElimina

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