RECENSIONE
La storia si svolge in un piccolo paese, dove tutti gli abitanti si conoscono, spettegolano ed etichettano le persone, rendendo difficile, soprattutto per chi teme il giudizio altrui, mostrare la propria anima.
Ash è una di queste: considerata da sempre la brava ragazza, ella si sente costretta a mantenere questa facciata, soprattutto per paura di mettere in cattiva luce la sua famiglia e in particolare suo padre, il pastore, ma l'estate in cui il suo fidanzato Sawyer lascerà per due settimane il paese, Ash si riavvicinerà a Beau, il suo compagno di scorribande di quando erano bambini.
Beau la fa stare bene, con lui può essere completamente se stessa, può tirare fuori il suo lato più "oscuro", ma non pensa che tra loro potrebbe diventare una storia seria, fino a quando la persona a cui Ash tiene di più la lascia per sempre, portandola pian piano alla consapevolezza di quel che vuole veramente.
Ash è davvero una brava ragazza, solo che pensa che i suoi pensieri siano sbagliati, perché l'educazione che ha ricevuto l'ha sempre portata a questa conclusione.
Beau, etichettato invece come cattivo ragazzo, in realtà possiede tante qualità, che passano però inosservate per via del modo aggressivo con cui affronta gli eventi e visto che nessuno si è mai soffermato a capire o a domandarsi perché si comportasse così, ha deciso di arrendersi a questo ruolo.
Una storia per adolescenti, piacevole da leggere, a parte il linguaggio usato nei momenti intimi, forse eccessivo, preferendo senz'altro un approccio più romantico.
L'autrice, oltre all'aspetto più carnale si è concentrata anche sulle vite dei protagonisti, sul motivo per cui presentano una certa personalità, insegnando che l'apparenza inganna.
The Vincent Brothers comincia invece dall'ultimo dialogo tra Ash e Sawyer, ma stavolta scopriamo i pensieri di quest'ultimo, perché se nel primo ci addentravamo nella storia attraverso i pensieri di Ash e Beau, qui sono quelli di Sawyer e Lana, la cugina di Ash, già conosciuta in The Vincent Boys, in cui ha un ruolo più secondario, a portarci all'interno degli eventi.
Lana è molto timida, chiusa, perché ha sempre tenuto i suoi problemi e le sue preoccupazioni per sé e a causa della sua famiglia si è sempre sentita al secondo posto, ma pur di riuscire a conquistare il cuore infranto di Sawyer decide di farsi coraggio e di rischiare, portandola a capire che prima di tutti c'è il suo benessere e la sua vita.
Conosciamo meglio anche Sawyer e scopriamo che non è così perfetto come tutti credono, perché anche lui ha i suoi difetti e le sue debolezze.
Come nel primo anche qui l'autrice si sofferma sul passato delle persone, perché è ciò che le porta ad essere quello che sono ed anche se all'inizio sembra di leggere una copia di The Vincent Boys,perché Sawyer sembra diventare come Beau, per fortuna si tratterà solo di una fase passeggera, facendoci vivere poi nuove situazioni, emozioni e scene intime, che qui trovano maggior spazio, più delicate dal punto di vista del lessico.
Prime delusioni, amori, legami familiari, rapporti da ricucire e scelte che portano a crescere: una duologia adatta al periodo estivo, non essendo impegnativa da leggere.
L'AUTRICE
Abbi Glines: le piacerebbe passare i weekend su yacht di lusso, a sciare oppure a fare surf.
E invece li passa sotto le coperte, con un Mac, e usa la sua fervida immaginazione nei romanzi che scrive.
Ho letto solo il primo, ma ho intenzione di leggere il seguito a breve: volgarotto, ma carino, dai. C'è di peggio. Come scrivi tu, per l'estate è adattissimo!
RispondiEliminaIl secondo lo troverai meno volgare ;)
RispondiEliminaCon calma, molta calma, leggerò anche questi due! Vorrei farmi una mia opinione di questi due 'casi' ;)
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