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"Un'iperbole e mezza" di Allie Brosh

 
  

 
Il mio cane è scemo, il mondo è crudele e io sono sconnessa più che mai
Tratto dal pluripremiato blog Hyperbole and a Half      
 
Titolo: "Un'iperbole e mezza"
Autrice: Allie Brosh
Casa editrice: Magazzini Salani
Pagine: 272
Prezzo: 16.00
 
Il blog di Allie Brosh, Hyperbole and a Half, fondato nel 2009, è uno dei siti personali più seguiti al mondo con oltre 1,5 milioni di visitatori al giorno. Qui Allie Brosh ha iniziato a raccontare, con semplicità e ironia, la sua vita: dalle avventure della sua infanzia e del suo stupido cane alle sfide che ha dovuto affrontare nell’età adulta, tra queste la depressione.
 
Utilizzando Paintbrush Allie Brosh ha scelto di raccontare se stessa tramite un piccolo pesciolino dalla maglia rosa: «il personaggio che ho disegnato, perché rappresentasse me stessa nelle mie storie, ha un aspetto simile a quello di un animale e questo mi ha concesso alcune libertà narrative: poter mantenere un certo distacco tra storia e narratore ed essere molto più sciocca. È un’impronta di me stessa, non di come appaio, ma di come sono. In fondo al cuore io sono questa assurda, strana cosa».
 
Nel 2012 la storia della sua scomparsa dal blog inizia così: «Certe persone hanno un buon motivo per essere depresse, ma io no. Un giorno mi sono semplicemente svegliata triste e confusa senza nessunissimo motivo».
 
Nel maggio del 2013, dopo un periodo di lungo silenzio dovuto alla malattia, Allie Brosh è tornata a scrivere. In molti la stavano aspettando: in un solo giorno il post intitolato “Depressione parte seconda” è stato visualizzato da un milione e mezzo di utenti. Centinaia di fan hanno iniziato a scriverle e critici e psicologi hanno acclamato la sua perspicace descrizione della malattia.
 
A quelli che le chiesero perché avesse deciso di raccontare un’esperienza come questa attraverso la comicità del suo fumetto Allie Brosh rispose: «ho sempre utilizzato l’umorismo come un meccanismo di sopravvivenza. Alcune persone che sono depresse esprimono se stesse attraverso la poesia o la musica, alcune dipingo immagini profonde ed evocative. Io ho espresso la mia depressione capovolgendola e ridendoci sopra. Nella tragedia c’è davvero molta commedia».
 
Più tardi Un’iperbole e mezza è diventato un libro, in parte storia illustrata, in parte diario, che ha dominando le classifiche americane con oltre 400.000 copie vendute.
 
Perché Allie Brosh ha scelto di dare al suo blog, e al suo libro, il nome di Un’iperbole e mezza è lei stessa a spiegarlo in diverse interviste: “mi piacerebbe avere una storia brillante da raccontare, ma quello che in realtà accadde fu che mi venne richiesto di pensare a un nome per il mio blog prima di poter cominciare a scrivere qualcosa. Ero così impaziente di iniziare a scrivere i miei post che scelsi il primo nome, vagamente originale, che mi venne in mente. Sono fortunata di non averlo chiamato “No” o “Stai zitto e lasciami fare quello che voglio”.
 
ESTRATTO DAL LIBRO
Dal capitolo Guida per cani alla comprensione di concetti elementari
 
Quello che posso dirti è che quasi nessuna delle cose che ti fanno paura è davvero pericolosa, mentre molte delle cose che non ti fanno paura sono mortali.
Quello che segue è un elenco incompleto (non mi è possibile trattare singolarmente ogni oggetto esistente al mondo), ma dovrebbe esserti utile come punto di partenza:
Tronchesine: Come avrai notato, tagliarti le unghie è un evento traumatico che richiede tre persone, un asciugamano da spiaggia e un tubetto di formaggio da spalmare. Ma perché? Perché dev’essere così? Non so cosa credi che ti facciamo, ma ti giuro che non è quello che pensi. Perché qualunque cosa tu immagini, dev’essere terrificante. È l’unico modo per spiegare quanto sia traumatica per te quest’operazione. In realtà noi cerchiamo solo di accorciarti le unghie in modo che, quando salti addosso alla gente dando zampate o quando ti metti a saltellare sui pavimenti di legno senza nessun motivo, i danni che fai siano minimi.
Statua del cavallo: Lo so, lo so: sembra proprio un cavallo. Ma non lo è. Le statue possono ingannare. È troppo complicato spiegarti perché esistono statue che raffigurano cavalli, ma devi fidarti di me: quella statua non è un vero cavallo e non può farti del male. Ti giuro che non ti mentirei mai.
Tagliaerba: Il tagliaerba è sorprendentemente pericoloso. Sì, fa un rumore buffo e non ti ha ancora fatto niente di male, ma solo perché io ti chiudo in casa prima di accenderlo. Sai, io vedo nel futuro e so che cosa succederebbe se ti lasciassi giocare con il tagliaerba.
Aspirapolvere: Nonostante sia praticamente uguale al tagliaerba, l’aspirapolvere non è pericoloso. Diversamente dai tagliaerba, gli aspirapolvere sono del tutto incapaci di trasformare le tue zampe in carne trita. È strano che ti faccia così paura l’aspirapolvere e che il tagliaerba ti sia così simpatico.
Palloncini: Ti ricordi quando abbiamo fatto quella gita in auto insieme e ci siamo fermati per fare una passeggiata a Ritzville? E ti ricordi che era divertente, perché era Halloween e c’erano un sacco di decorazioni paurose da guardare? E a un certo punto, fra tutte le decorazioni davanti a cui siamo passati – tutti gli scheletri, i ragni giganti, i cadaveri lampeggianti, urlanti, semoventi –, per un palloncino del cazzo ti è venuto uno spavento e sei schizzato via, facendomi volare in mezzo alla strada con uno strattone? Perché è successo? Stava solo oscillando, innocuo, legato a un ramo a cinque o sei metri d’altezza. Ti dirò un segreto sui palloncini: sono fatti principalmente d’aria. La parte spaventosa è solo un trucco.
 
L'AUTRICE
Allie Brosh vive come una reclusa nella sua camera da letto a Bend, in Oregon. Nel 2009, ha pensato: “Idea grandiosa! Invece di diventare una scienziata, potrei scrivere e disegnare in Internet!” È stata un’idea orrenda per troppi motivi, del resto non è nata da un ragionamento logico. Comunque da lì è partito tutto. In qualche modo, il blog Hyperbole and a Half di Allie ha vinto dei premi, e nel 2013, Advertising Age ha definito l’autrice una fra le cinquanta personalità creative più influenti del mondo. Allie Brosh si è attribuita personalmente molti premi, fra cui quello al “disegno di cavallo più bizzarro” e alle “più alte probabilità di successo”.
 
Mi sembra un libro molto interessante, che ne pensate?

 
 
                                                                                                                                                 
 
 
 


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