Passa ai contenuti principali

Recensione "Wolf: La ragazza che sfidò il destino" di Ryan Graudin


Titolo: "Wolf. La ragazza che sfidò il destino"
Autrice: Ryan Graudin
Casa editrice: DeA
Pagine: 416
Prezzo: 14,90 - ebook: 6,99
Clicca qui per acquistare Wolf: La ragazza che sfidò il destino
TRAMA 
E’ il 1956 e l’alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni anno, per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere organizzano il Tour dell’Asse, una spericolata e avvincente corsa motociclistica che attraversa i continenti collegando le due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio? Un incontro con il supersorvegliato Führer, al Ballo del Vincitore. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per rimanere ancora ferma a guardare, e i cinque lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state strappate via. Ora la Resistenza le ha dato un’occasione unica: vincere la gara, avvicinare Hitler... e ucciderlo davanti a milioni di spettatori.
Una missione apparentemente impossibile che solo Yael può portare a termine. Perché, grazie ai crudeli esperimenti a cui è stata sottoposta, è in grado di assumere le sembianze di chiunque voglia. Anche quelle di Adele Wolfe, la Vincitrice dell’anno precedente. Le cose però si complicano quando alla gara si uniscono Felix, il sospettoso gemello di Adele, e Luka, un avversario dal fascino irresistibile...


RECENSIONE 
E se... è così che l'autrice ha creato questo libro, immaginando cosa sarebbe successo se Hitler non fosse stato sconfitto nella Seconda Guerra Mondiale,  una versione alternativa del nostro passato come promemoria degli orrori e per non ricadere nel solito enorme sbaglio.
L'autrice attraverso Yael è riuscita a trasmettermi molteplici emozioni, ad esempio quando viene ricordato il suo passato all'interno del campo di concentramento e le storie legate a tre dei cinque lupi ho provato tristezza, tenerezza nei confronti della piccola Yael e molta rabbia perché leggendo il viaggio verso il lager, le condizioni di vita al suo interno e il modo in cui venivano trattate le persone mi sono tornati in mente tutti i racconti veri dei superstiti, mentre quando viene raccontato il presente la forza, la rabbia, la determinazione, la paura, la speranza e lo stupore di Yael smettono di essere semplici parole sulla carta perché sono riuscita a sentirle chiaramente.
Yael si aggiunge alla lista delle nuove eroine letterarie, perché si batte e rischia la vita per un ottimo motivo, è una battagliera che ha perso tutto ed è un personaggio che si ama perché non è fredda, anzi ha tanti aspetti come la matrioska regalatale da Babushka mentre era prigioniera nel lager.
Il Tour dell'Asse è molto interessante perché in ogni tappa avviene qualcosa, si conoscono Felix e Luka che avranno una parte importante in questa storia facendo conoscere o ricordare sentimenti a Yael, ci sarà un personaggio che si vedrà poco, ma che sarà molto positivo per lei e verranno introdotti anche personaggi assolutamente da odiare. Il Tour dell'Asse composto da 10 concorrenti tedeschi e 10 giapponesi ci ricorda alla fine del viaggio che siamo tutti uguali, che non conta la provenienza, ma l'anima di una persona.
Promemoria invece degli orrori sarà anche il colore rosso che tinge le scene di questa storia.
Molto bella anche la storia dei lupi tatuati sul braccio di Yael e ciò che rappresentano, i momenti di gioia di questa ragazza che si apprezzano e che arrivano ancor di più perché sono una piccolissima parte nel mare di atrocità e l'epilogo che tiene col fiato sospeso.
Non vedo l'ora di leggere il seguito Blood for Blood.



L'AUTRICE 
RYAN GRAUDIN è nata e cresciuta a Charleston, in Carolina del Sud, dove si è laureata in Scrittura Creativa. Vive con il marito e un cane lupo. Wolf. La ragazza che sfidò il destino è lo straordinario romanzo con cui esordisce sulla scena letteraria italiana. 

ATTENZIONE: I COMMENTI CONTENGONO SPOILER.

Commenti

  1. Curiosissima, l'ho comprato pochi giorni fa e non vedo l'ora di leggerlo *O*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, avevo visto la tua foto su Fb :D Curiosa di conoscere anche la tua opinione ^__^ io voglio il seguito ora, non voglio aspettare XD

      Elimina
  2. Ma che bella recensione ^^
    Devo dire che questo libro è stata una bellissima lettura, ma ci sono alcuni particolari che non mi sono piaciuti (trovi la mia recensione qui ): il finale e la dipartita di Luka (comprensibile, ma triste), il sosia di Hitler di cui non ho capito la funzione nel libro (comprensibile anch’esso, ma un po’ fine a sé stesso a mio parere) e i pregiudizi sui ragazzi Giapponesi, tutti spietati, freddi, con un solo obiettivo. Sicuramente c’è un fondo di verità, ma sembrano veramente alieni in confronto ai ragazzi tedeschi o.o.
    Per il resto un bellissimo libro e Yael è un personaggio favoloso *-*.
    Un saluto,
    Rainy

    RispondiElimina
  3. Grazie Vero Ale <3 Credo che il sosia sia stato inserito proprio per fare poi un seguito, ma anche per creare un colpo di scena e credo anche per il fatto che Hitler aveva già subito un attentato e quindi è corso ai ripari; la scelta di descrivere i giapponesi così forse è stata fatta proprio perché così almeno non si spera in un loro aiuto che invece poi avviene da parte di qualcuno. Sì, Yael è fantastica :) Vengo a leggere la tua recensione.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La mia opinione su "Il libro dei Baltimore" di Joel Dicker

                                            Titolo: "Il libro dei Baltimore" Autore: Joel Dicker Casa editrice: La nave di Teseo Pagine: 592 Prezzo: 22,00 TRAMA Sino al giorno della Tragedia, c’erano due famiglie Goldman. I Goldman di Baltimore e i Goldman di Montclair. Di quest’ultimo ramo fa parte Marcus Goldman, il protagonista di La verità sul caso Harry Quebert .   I Goldman di Montclair, New Jersey, sono una famiglia della classe media e abitano in un piccolo appartamento. I Goldman di Baltimore, invece, sono una famiglia ricca e vivono in una bellissima casa nel quartiere residenziale di Oak Park. A loro, alla loro prosperità, alla loro felicità, Marcus ha guardato con ammirazione sin da piccolo, quando lui e i suoi cugini, Hillel e Woody, amavano di uno stesso e intenso amore Alexandra. Otto anni dopo una misteriosa tragedia, Marcus decide di raccontare la storia della sua famiglia: torna con la memoria alla vita e al destino dei Goldman di Baltimore, alle v

"Blog tour #5: La vita segreta e la strana morte della signorina Milne di Andrew Nicoll - Descrizione ambientazione"

Buon lunedì e benvenuti alla quinta tappa del blog tour dedicato a questo libro :) Ho pensato di parlarvi delle principali ambientazioni come se stessimo andando a visitarle (ovviamente nel 1912), visto che i luoghi descritti dall'autore esistono davvero.   Per andare a Broughty Ferry si prende il treno a vapore che ferma alla stazione di West Ferry - luogo in cui mette piede il luogotenente investigatore John Trench, il mio personaggio preferito, per aiutare a risolvere il caso e che vedrà partire il commissario capo di Broughty alla ricerca di risposte - e poi si prende il tranvai per raggiungere il paesino.     Broughty Ferry è un paesino sulla costa scozzese soprannominato il gioiello della corona di Dundee . I cittadini qui possono respirare un'aria pulita grazie alla presenza del Firth of Tay, il fiordo sul Mare del Nord su cui si getta il fiume Tay. Per respirare questa splendida aria ci si può dirigere al Molo del Pilota dove i pescatori tengono

Recensione "La bambina dai capelli di luce e vento" di Laura Bonalumi

Stella. Potrebbe essere il nome della ragazzina con i capelli di vento: le sue ciocche a punta, cariche di brillantini mi ricordano le stelle. Oppure Aria, dal movimento continuo dei suoi capelli. Luce, per la polvere luminosa che le circonda il viso. Titolo: "La bambina dai capelli di luce e vento" Autrice: Laura Bonalumi Casa editrice: Fanucci Pagine: 240 Prezzo: 13.00 TRAMA Viola ha undici anni. Undici fotografie di fiocchi di neve, undici pesci rossi, undici coperte di pile, undici palle di vetro con la neve, undici cappelli e ventidue guanti. Vive con la sua famiglia ‘a metà’ in una grande città dove nevica spesso. Ha una sorella sedicenne, e i genitori appena separati. Non ha tanti amici Viola, a scuola si sente inadeguata, a casa trascurata. Viola però ha una passione decisamente originale: la neve. Legge libri sulla neve, conosce più di 100 modi in lingua eschimese per dire neve, poesie, enciclopedie, e non si separa mai dalla sua lente d’ingran