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Recensione "Uomini di poca fede" di Nickolas Butler

Uomini di poca fede  
Titolo: "Uomini di poca fede"
Autore: Nickolas Butler
Casa editrice: Marsilio
Pagine: 272
Prezzo: 17,00
TRAMA
Adorare è sempre sembrata una parola forte a Lyle Hovde, ma è quella che più rappresenta il suo sentimento verso certe giornate di primavera, in cui prende il pick-up e guida verso il Mississippi per raggiungere il frutteto dove lavora, il nipotino Isaac di cinque anni a fargli compagnia e la natura del Wisconsin a guarire i mali dell'anima. Isaac è il bimbo di Shiloh, la figlia adottiva di Lyle e della moglie Peg, appena tornata a vivere a casa dei genitori dopo un lungo periodo di lontananza e di ribellione. Era stato difficile separarsi da Shiloh, e ritrovarsi di nuovo riuniti sotto lo stesso tetto è una gioia per Lyle e Peg. Per questo, appena lui viene a sapere che la ragazza è diventata seguace di una chiesa radicale e intende trasferirsi con il piccolo Isaac a vivere assieme al pastore che la guida, vorrebbe fare il possibile per impedirglielo. Tanto più che i due sembrano avere strane convinzioni legate ai poteri sovrannaturali del bambino...Quando il fanatismo religioso minaccerà da vicino la salute del nipote, Lyle si troverà costretto a compiere un atto estremo di resistenza per evitare che una nuova tragedia si abbatta sulla famiglia. Dopo il successo di Shotgun Lovesongs e Il cuore degli uomini, Nickolas Butler si ispira a una storia della sua terra per dare vita a un romanzo colmo di umanità. Con la consueta bravura nel ritrarre l'America rurale, lo scrittore del Midwest coglie temi universali  le contraddizioni del credere, il dolore del lutto, il peso dell'affetto – e li trasforma in sensazioni concrete, come l'odore della polvere e della benzina, la vista a perdita d'occhio sui campi e i solchi profondi che l'amore scava dentro ognuno di noi. 

RECENSIONE 
E' la prima storia che leggo di questo autore e devo dire che tra me e lui è stato subito amore perché il suo stile è potente, emozionante ed evocativo.
L'autore ha un modo di raccontare il quotidiano capace di farti entrare in ogni momento quindi in una pagina ero avvolta dall'atmosfera di casa con Peg e Isaac che preparano un dolce, in un'altra sentivo tutta la stanchezza di Lyle, in un altro capitolo provavo la stessa rabbia di Lyle e Peg nei confronti del predicatore farabutto e lo sconforto per l'atteggiamento di Shiloh e via dicendo perché ogni capitolo è capace di irradiare emozioni positive o negative.
Il rapporto che Lyle ha con il suo nipotino mi ha ricordato il mio nonno,  l'amore che aveva nei miei confronti e i bei momenti passati con lui quando ero piccola, per questo ho provato subito affetto per questo personaggio.  
Lyle è un uomo che apprezza le piccole cose, i momenti di vita quotidiani, ha perso la fede da quando è venuto a mancare suo figlio ma per fortuna il suo cuore anche se lacerato è stato rattoppato dalle stupende persone che ha al suo fianco come sua moglie Peg, una donna forte e più cauta rispetto a lui; i suoi migliori amici - Hoot, un testardo che vive con la sola compagnia di birre e sigarette e Charlie diventato pastore della chiesa del paese - e Isaac, un tornado di energia di soli 5 anni, gentile, empatico ed estremamente curioso, un piccoletto per cui farebbe di tutto.
La madre di Isaac, Shiloh, adottata da Lyle e Peg è un personaggio invece che mi ha fatto profondamente arrabbiare perché non è una donna facile da prendere, mi è sembrata ingrata nei confronti dei suoi genitori adottivi che l'hanno sempre sostenuta e dalla quale in cambio invece hanno avuto solo tante preoccupazioni, vuole essere indipendente ma non sa cosa sia la cosa giusta da fare tanto che infatti a causa del suo invaghimento per Steven, il predicatore di una religione radicale metterà a repentaglio la vita di Isaac.
Questo romanzo parla d'amore, quello che dura una vita, che si trova anche nei piccoli gesti nei confronti del partner, l'amore smisurato di un nonno nei confronti del suo nipotino ma anche dell'amore che poi amore non è che ti porta a cambiare, a calpestarti, che ti fa compiere scelte sbagliate e ti annienta; parla di amicizia, quella vera, di tornare a notare le piccole cose di tutti i giorni e infine di fede che aiuta a sperare, che può portare calore e sollievo ma che non può guarire. La fede non può sostituire la medicina e grazie a questo libro, ispirato a una storia vera, l'autore ci parla proprio di questo tema.
Un libro che una volta concluso continua ad aleggiare nella mente e nel cuore per giorni: assolutamente consigliato.


#ProdottooffertodaMarsilio

L'AUTORE 
Nickolas Butler
è nato ad Allentown, in Pennsylvania, ed è cresciuto a Eau Claire, nel Wisconsin, dove vive con la moglie e i due figli. Ha frequentato il prestigioso Iowa Writers’ Workshop e pubblicato racconti su diverse riviste. Per Marsilio sono usciti nel 2014 il suo romanzo d’esordio, Shotgun Lovesongs, che ha conquistato pubblico e critica a livello internazionale e ottenuto l’ambito Prix Page America e il Midwest Independent Booksellers Award, nel 2017 Il cuore degli uomini, finalista in Francia al Prix Médicis e al Prix Femina, e nel 2018 la raccolta di racconti Sotto il falò.
 

Commenti

  1. Risposte
    1. Grazie a te ho conosciuto questo autore. Dopo aver letto il tuo post su Instagram ero proprio curiosa di leggerlo :) Amo, amo, amo il suo stile narrativo *_*

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  2. Lo voglio leggere, ho attualmente in lettura Shotgun lovesongs e l autore mi sta conquistando :)

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    Risposte
    1. Appena metti la recensione di Shotgun lovesongs vengo a leggerla perché se è bello lo compro :)

      Elimina

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