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Recensione "Il Diario: Un destino già scritto" di Gabriele Missaglia

E questo è il dono più importante che ci fa la vita. Non avendo altro che noi stessi su cui contare, dobbiamo essere noi gli autori della nostra esistenza, nel modo in cui più ci piace.

Titolo: "Il Diario: Un destino già scritto"
Autore: Gabriele Missaglia
Casa editrice: Self Publishing
Pagine: 176
Prezzo: 5,19 - ebook: 2,99
TRAMA
Che cosa fareste se vi fosse data la possibilità di conoscere il vostro futuro?
È quello che succede al protagonista di questo libro, Andrew, un broker londinese, che ha fatto carriera tanto da diventare direttore della filiale della società per cui lavora.
Un giorno, dopo essere ritornato nella casa di famiglia per passare il resto della vita con la sua bellissima moglie Phoebe, trova un diario. Nel piccolo, e apparentemente innocuo, libro sono narrati tre episodi della sua vita. Di cosa parlano? Chi l’ha scritto? Qual è la ragione del ritrovamento? Il desiderio di svelare la risposta a queste domande, che perseguiteranno il protagonista per tutto il corso dalla storia, cambierà in modo irreversibile la vita di Andrew, il tenue equilibrio familiare con Phoebe e il loro rapporto con Finn, un vecchio amico di famiglia che cerca di sfondare come autore teatrale. Il ruolo che questi due personaggi avranno sulla storia arricchisce un intreccio ben ordito, fluido e dall’esito imprevedibile: uno dei rari casi in cui si può affermare che la fantasia ha superato, di molto, la realtà.


RECENSIONE
Questa storia ambientata a Londra vede protagonisti tre personaggi: Andrew, Phoebe e Finn e in secondo piano Mary e Lizbeth.
Andrew è una persona razionale e come suo padre che era sempre assente a causa del lavoro anch'egli pensando solo a questo trascura la moglie, un'attrice che è la ragione di vita di Finn.
Come succede a volte l'affetto che non si riceve dal proprio compagno si ricerca altrove e così Phoebe lo trova nella persona più vicina a sé, Finn.
Andrew e la moglie Phoebe si trasferiscono nella villa d'infanzia di lui e lì un giorno Andrew trova un diario tra le cose del padre, un oggetto che a differenza dell'ambiente circostante sembra nuovo, non sembra giacere lì da tempo. In questo diario che Andrew pensa appartenere al padre legge tre episodi importanti che riguardano la sua vita, episodi che riguardano sia il suo passato in cui però il padre non poteva essere presente sia il suo futuro. Com'è possibile?
La razionalità di Andrew comincerà a vacillare e da questo diario riceverà sia un grande aiuto che gravi danni.
Il difetto di questa storia a parer mio oltre ai refusi sono il linguaggio ricercato dell'autore che è sia positivo che negativo, positivo in alcune situazioni perché le rende più poetiche mentre negativo in altre perché appesantisce la storia e poi anche il soffermarsi a descrivere azioni secondo me non importanti che rallentano la storia.
La trama, l'idea però mi è piaciuta anche se un pochino prevedibile ma il finale è ingiusto.
Ho trovato purtroppo i personaggi uno più insopportabile dell'altro: Finn sicuramente è il più odioso, è completamente dipendente da Phoebe, fa tutto in funzione di coronare il suo sogno d'amore; Phoebe col piede in due scarpe è l'ingannatrice e Andrew perché non si confida con lei, non le presta attenzione e anche avendo le possibilità per cambiare lavoro preferisce continuare in un mondo che non ama più.
La vicenda si svolge su due piani, il primo incentrato sull'amore e la  vita dei tre personaggi principali mentre il secondo riguarda l'ambito lavorativo di Andrew in cui troviamo Mary e Lizbeth, una donna molto simile ad Andrew.
In questo libro si parla di destino e di vita, di capire cosa si vuole dalla propria per essere felici, di rassegnazione, di tradimento, mancanze e di essere dipendenti da un'altra persona.


L'AUTORE
Gabriele Missaglia, nato a Como nel '91, laureato in legge, ha capito cosa voleva fare da grande soltanto sui banchi dell'università. Dopo aver deciso di intraprendere la carriera dello scrittore, pur continuando a studiare legge all'estero, in Scozia, ha pubblicato la sua opera d'esordio "Il diario".




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