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Recensione "Il nido" di Kenneth Oppel


Titolo: "Il nido"
Autore: Kenneth Oppel
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 256
Prezzo: 16,00
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TRAMA 
“La prima volta che le ho viste, ho creduto che fossero angeli. Cos’altro potevano essere, con quelle loro ali chiare, leggere e sottili come garze, e la luce che le ammantava?”E poi, Steve, che a dodici anni si trascina dall’infanzia paure ancestrali, di angeli sente di averne un gran bisogno: il piccolo, il fratellino appena nato, ha qualcosa che non va, e il terrore del peggio sta logorando in fretta tutta la famiglia. E così, quando strane creature luminose iniziano a visitare i suoi sogni, spiegandogli di essere venute per aiutare il piccolo, Steve fa quello che faremmo tutti: accetta la loro proposta. Ma le creature non sono affatto angeli, e quando Steve lo scopre, il confine tra gli incubi e la realtà non è così impenetrabile come gli adulti intorno a lui sostengono. E lui è l’unico che può fare qualcosa.  

RECENSIONE 
Sono stata colpita immediatamente dalla cover per la sua illustrazione e solo successivamente dalla trama. 
Il protagonista Steve ci racconta in prima persona le preoccupazioni dei suoi genitori per il fratellino appena nato, la sua quotidianità, le sue paure e i suoi incubi. Steve ha paura dei germi, ha bisogno di ripetere dei gesti per stare tranquillo, ha paura che un mostro lo afferri durante la notte e ha paura delle vespe. Queste paure gli provocano degli attacchi di panico.
Un giorno una strana vespa lo punge e da quel momento ogni notte sogna strane creature luminose che gli promettono di salvare il fratellino ma quando arriva a scoprire come vogliono aiutarlo capisce che non sono buone e che l'unico che può fermarle è lui.
I sogni del protagonista sono così vividi e sembrano avverarsi anche nella realtà tanto che fino alla fine non sono riuscita a capire se fosse tutto frutto della sua immaginazione.
Leggendo questo libro non ho provato la paura che può venire di fronte a qualcosa di ignoto e maligno ma quella legata agli insetti, quelli pericolosi, che possono farti male ma anche una sorta di disgusto per alcune descrizioni e malessere per come si sente Steve, per le sue fobie, perché si sente solo e incompreso.
E' un libro che si legge velocemente perché ha un carattere grande ma che non scorre molto nella prima parte perché non ha eventi così appassionanti mentre poi diventa più scorrevole e interessante dal momento in cui Steve prende in mano la situazione.
Mi sono piaciute le illustrazioni in bianco e nero, soprattutto la scelta di aggiungere una vespa in più all'inizio di ogni capitolo, la capacità dell'autore di suscitare emozioni e sensazioni e la sorta di percorso alla base di questa storia per superare le proprie paure, un percorso raccontato con una vicenda molto particolare, fantasiosa, originale e un pizzico istruttiva, perché introduce la vita e le usanze delle vespe.
A questo libro assegno 3 stelle e 1/2 a causa della lentezza di tutta la prima parte.

 
1/2

L'AUTORE 
Kenneth Oppel è nato a Porto Alberni, sull’Isola di Vancouver, nel 1967. Il nido è uno dei pochi titoli ad aver raccolto una menzione speciale da tutte e sei le principali riviste letterarie americane, e ad essere stato selezionato tra i migliori libri per ragazzi dall'Associazione dei Bibliotecari americani. Kenneth Oppel vive e lavora a Toronto, insieme alla moglie e ai figli.

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