Passa ai contenuti principali

Recensione "Il Quinto Elemento (I Quattro Principi di Sàkomar Vol. 3)" di Cristina Cumbo


Titolo: "Il Quinto Elemento (I Quattro Principi di Sàkomar Vol. 3)"
Autrice: Cristina Cumbo
Editore: Youcanprint
Pagine: 471
Prezzo: 20,00 - ebook: 0,99
Clicca qui per acquistare Il Quinto Elemento (I Quattro Principi di Sàkomar Vol. 3)
TRAMA 
La conquista di Sàkomar da parte del Cavaliere dal Cuore Nero e del Principe Alessandro, suo sottomesso, sembra proseguire inarrestabile. Intanto i quattro Principi – Christine, Fabio, Roby e Valenthine – sono partiti per compiere le proprie missioni e tentare di ristabilire l'ordine nei Regni intermedi, liberando i Reggenti imprigionati. I rispettivi Elementi sono però sempre più forti, tanto da confinare la loro coscienza e prendere il sopravvento sui loro corpi. Ogni Elemento brama il potere assoluto sull'altro. Poco importa che Sàkomar sia distrutta. Una sola è la speranza in una dimensione destinata alla catastrofe: Excalibur, la spada del Principe Alessandro della Regione di Tempesta, che richiede un enorme prezzo da pagare... Riusciranno i cinque fratelli a sopravvivere e a tornare nella dimensione Umana?

RECENSIONE 
In quest'ultimo capitolo i quattro protagonisti partono, ognuno con il proprio esercito, a salvare i Reggenti imprigionati, sconfiggere i nemici, riportare la pace nella terra di Sàkomar e salvare Alessandro, il fratello gemello di Christine, che detiene il Quinto Elemento ed è vittima della magia nera.
Ciascuno di loro all'inizio affronterà la battaglia in solitaria e oltre al male dovranno resistere al potente potere dei loro Elementi, perché se non ci riusciranno Sàkomar verrà distrutta.
L'autrice racconta i fatti in terza persona e descrive in maniera approfondita ogni situazione e a volte questa scelta per me è stata una pecca perché perdevo l'attenzione e il pathos con l'azione mentre, come per il precedente capitolo, sono stata molto coinvolta dalla parte finale dove avviene la grande battaglia ricca di emozioni e anche da ciò che succede successivamente.
Ho apprezzato anche la scelta di venire incontro al lettore ricordando momenti importanti dei precedenti libri e i momenti più dolci legati alle coppie che si creano.
In questo capitolo conosciamo meglio Alessandro e il suo passato e devo dire che questo personaggio mi è piaciuto molto anche per il ruolo decisivo che ha nella storia e allo stesso modo mi è piaciuta tantissimo la piccola Valenthine che ha una grande forza di volontà e coraggio.
Una battaglia tra bene e male, odio e amore, in cui sono importanti i veri amici che sono disposti a tutto e l'amore della propria famiglia.
A questo capitolo conclusivo assegno tre stelle e mezzo perché non sono stata coinvolta pienamente come invece era successo per il primo capitolo di questa saga.

1/2


Potete leggere la recensione del primo capitolo QUI e la recensione del secondo capitolo della saga QUI.



Commenti

Post popolari in questo blog

La mia opinione su "Il libro dei Baltimore" di Joel Dicker

                                            Titolo: "Il libro dei Baltimore" Autore: Joel Dicker Casa editrice: La nave di Teseo Pagine: 592 Prezzo: 22,00 TRAMA Sino al giorno della Tragedia, c’erano due famiglie Goldman. I Goldman di Baltimore e i Goldman di Montclair. Di quest’ultimo ramo fa parte Marcus Goldman, il protagonista di La verità sul caso Harry Quebert .   I Goldman di Montclair, New Jersey, sono una famiglia della classe media e abitano in un piccolo appartamento. I Goldman di Baltimore, invece, sono una famiglia ricca e vivono in una bellissima casa nel quartiere residenziale di Oak Park. A loro, alla loro prosperità, alla loro felicità, Marcus ha guardato con ammirazione sin da piccolo, quando lui e i suoi cugini, Hillel e Woody, amavano di uno stesso e intenso amore Alexandra. Otto anni dopo una misteriosa tragedia, Marcus decide di raccontare la storia della sua famiglia: torna con la memoria alla vita e al destino dei Goldman di Baltimore, alle v

"Blog tour #5: La vita segreta e la strana morte della signorina Milne di Andrew Nicoll - Descrizione ambientazione"

Buon lunedì e benvenuti alla quinta tappa del blog tour dedicato a questo libro :) Ho pensato di parlarvi delle principali ambientazioni come se stessimo andando a visitarle (ovviamente nel 1912), visto che i luoghi descritti dall'autore esistono davvero.   Per andare a Broughty Ferry si prende il treno a vapore che ferma alla stazione di West Ferry - luogo in cui mette piede il luogotenente investigatore John Trench, il mio personaggio preferito, per aiutare a risolvere il caso e che vedrà partire il commissario capo di Broughty alla ricerca di risposte - e poi si prende il tranvai per raggiungere il paesino.     Broughty Ferry è un paesino sulla costa scozzese soprannominato il gioiello della corona di Dundee . I cittadini qui possono respirare un'aria pulita grazie alla presenza del Firth of Tay, il fiordo sul Mare del Nord su cui si getta il fiume Tay. Per respirare questa splendida aria ci si può dirigere al Molo del Pilota dove i pescatori tengono

Recensione "La bambina dai capelli di luce e vento" di Laura Bonalumi

Stella. Potrebbe essere il nome della ragazzina con i capelli di vento: le sue ciocche a punta, cariche di brillantini mi ricordano le stelle. Oppure Aria, dal movimento continuo dei suoi capelli. Luce, per la polvere luminosa che le circonda il viso. Titolo: "La bambina dai capelli di luce e vento" Autrice: Laura Bonalumi Casa editrice: Fanucci Pagine: 240 Prezzo: 13.00 TRAMA Viola ha undici anni. Undici fotografie di fiocchi di neve, undici pesci rossi, undici coperte di pile, undici palle di vetro con la neve, undici cappelli e ventidue guanti. Vive con la sua famiglia ‘a metà’ in una grande città dove nevica spesso. Ha una sorella sedicenne, e i genitori appena separati. Non ha tanti amici Viola, a scuola si sente inadeguata, a casa trascurata. Viola però ha una passione decisamente originale: la neve. Legge libri sulla neve, conosce più di 100 modi in lingua eschimese per dire neve, poesie, enciclopedie, e non si separa mai dalla sua lente d’ingran