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Recensione "Omofollia" di Mattia Cesari

 

Titolo: "Omofollia"
Autore: Mattia Cesari
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 196
Prezzo: 17,00
TRAMA 
Ho 19 anni e vi racconto come l’omofobia ha cambiato la mia vita
Gita di terza elementare, tutti in pullman, destinazione la necropoli etrusca di Cerveteri. Due bambine di un’altra classe sedute sul sedile davanti si girano verso di me. Una allunga la mano e mi afferra una ciocca lunga e bionda di capelli. Non tira, li accarezza stupita e dice: «Come ti chiami?». «Mattia.» «Mh-mh. E perché hai i capelli da femmina?» Non lo sapevo che quelli fossero «capelli da femmina». Per me erano i capelli come li portava quel figo di mio padre e gli avevo chiesto di lasciarmeli crescere proprio come i suoi, ma evidentemente su di me l’effetto era, come dire, diverso. Da quel momento, anno dopo anno, Mattia inizia a vedere le cose da un altro punto di vista, a riconoscere e accettare gradualmente la sua identità sessuale, a confrontarsi con l’ottusità della gente, quella che lui definisce «omofollia», e a tentare talvolta di aprire almeno una piccola breccia nel muro dell’omofobia. Il tutto sullo sfondo della sua improvvisa e inaspettata popolarità sul web – con i pro e i contro che comporta – e la voglia di crescere ogni giorno di più. Una voce fresca e sincera per raccontare la storia di un adolescente normale. 

RECENSIONE 
I primi anni di scuola di Mattia possono essere paragonati a un cartone firmato Walt Disney pieno di colori e magia, dove qualche cattivo c'è ma i buoni riescono sempre a trionfare.
Questa fiaba però finisce quando i compagni cominciano a vederlo diverso da loro e chi prima lo difendeva con la spada delle parole adesso lo tiene a distanza, perché  farsi vedere con Mattia magari vuol dire essere come lui o essere isolato.
Per Mattia inizia la salita piena di ostacoli che arrivano dall'esterno, ma anche dall'interno, perché la sua testa comincia a riempirsi di domande e dubbi sulla sua identità sessuale, identità che i suoi coetanei sembrano percepire chiaramente: Mattia Cesari è gay.
Il coming out di questo ragazzo arriva tramite Facebook a 15 anni, perché per lui è un luogo dove essere liberi e se ci pensate bene molto spesso è davvero il luogo dove mostrarsi, dove scrivere davvero come ci si sente o essere approvati e apprezzati con un like, anche se è molto triste che per essere liberi o visti il mezzo sia Facebook perché ormai gli occhi delle persone sono più incollati sullo schermo e non vedono più una persona, neanche come sta.
Facebook e il web saranno per lui un'àncora di salvezza, dove si fortificherà, perché di insulti ne prenderà parecchi, dove potrà mostrare il suo lato divertente attraverso le imitazioni della famosa Belén e potrà parlare di sé stesso, diventando così famoso tra i giovani. Il web non è l'unica àncora di Mattia, l'altra sono i suoi nonni, perché con loro può allontarsi da tutto e può riassaporare le cose di una volta, quelle che in questo mondo frenetico e pieno di tecnologie ormai si son perse.
Mattia in questo libro si racconta apertamente, ti fa entrare nel suo mondo, nella sua quotidianità, nella sua testa e riesce a catturarti (ho letto la sua storia in 2 ore per farvi capire), riflettere ed emozionare. Ora Mattia ha 19 anni, è popolare sul web e non sa se sarà famoso anche tra molti anni, ma sa che continuerà ad essere gay, perché non è un capriccio, e avrà le idee più chiare, ma sa anche che per lui gli ostacoli continueranno e che la vita continuerà a essere più difficile se le cose nel nostro paese non cambieranno.
Lui non vuole essere fiero di essere diverso, lui vuole essere come tutti, perché essere gay non lo rende differente dagli altri. 
Diverso lo ha reso chi nel 2016 ancora ha paura di lui, chissà perché poi visto che non è un criminale, chi gli rende tutto più difficile, chi lo addita, lo guarda male, lo prende in giro, gli fa male, questi sono quelli sbagliati e invece no, in questo mondo che va al contrario lo sbagliato è un ragazzo che non fa niente di male e che semplicemente ama: è un'omofollia, come dice Mattia.


L'AUTORE
Mattia Cesari (Roma, 1997) è un ragazzo come tanti che a 16 anni ha iniziato per gioco a postare video in cui imitava Belén Rodríguez e nel giro di poco è diventato noto sui social. Col tempo, a questo suo lato ironico, Mattia ne ha affiancato uno più intimo: dopo aver fatto coming out, ha iniziato a raccontare i suoi sentimenti e le sue posizioni sul mondo gay e sull’omofobia in modo onesto, tenero e magnetico, trasformandosi in un punto di riferimento per molti giovani della sua età che trovano in lui una voce amica e un esempio. 

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