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Recensione "A casa del diavolo" di Romano De Marco


Titolo: "A casa del diavolo"
Autore: Romano De Marco
Casa editrice: Timecrime
Collana: Nero Italiano
Pagine: 224
Prezzo: 9.90
TRAMA
Giulio Terenzi è un trentenne ambizioso e un impenitente seduttore: ma proprio quando ogni cosa sembra andare per il meglio, la sua promettente carriera di bancario viene stroncata dall’improvviso trasferimento a Castrognano, un borgo sperduto tra i monti dell’Abruzzo dove si ritrova a gestire, da solo, la piccola filiale della banca per cui lavora. L’impatto con il paese si presenta a dir poco scoraggiante. Il vecchio direttore della filiale, Rinaldi, muore in un misterioso incidente stradale subito dopo aver passato le consegne al giovane collega; esaminando i depositi e i conti correnti della filiale, Terenzi nota poi delle gravi anomalie che fanno pensare a una truffa architettata ai danni della baronessa De Santis, una ricchissima  ottuagenaria che vive nel palazzo situato di fronte alla banca. Col passare del tempo, gli eventi misteriosi si moltiplicano: strani simboli appaiono all’ingresso di abitazioni i cui proprietari sono scomparsi nel nulla; un bambino inizia a seguirlo come un’ombra, mostrandogli disegni che rappresentano allucinate scene di morte; si vocifera di strani rituali celebrati nei boschi, cui Terenzi non può e non vuole dar credito...

RECENSIONE
Il motto della nuova collana di Timecrime, Nero Italiano, è: un libro è come un buon caffè, ti tiene sveglio tutta la notte, ed è proprio così.
Ritmo serrato, storia fluida, misteri che incalzano con il passare del tempo e un finale con il botto.
Il protagonista Giulio suscita nel lettore amore ed odio fino alla fine: è egoista e sciupafemmine, ma è anche coraggioso, pronto a tutto pur di scoprire cosa si nasconde a Castrognano ed anche se può sembrare che al posto del cuore abbia una lastra di ghiaccio, dall'incontro con Albino, un bambino che suscita tanta tenerezza, vedremo questa lastra cominciare a sciogliersi.
L'autore sa coinvolgere fin da subito con descrizioni accurate, personaggi interessanti e una storia in cui non bisogna mai dare niente per scontato.
Oltre a mistero e situazioni che provocheranno orrore, in cui si vedrà fin dove il male si può spingere, troviamo anche alcune riflessioni sull'amore, il rapporto tra uomo e donna, alcune parti in cui la situazione sembra così tremenda per il nostro protagonista che invece di brividi ci verrebbe da emettere una risatina, perché da una parte si pensa che se la sia proprio cercata di essere finito in un posto così e dall'altra invece viene da pensare: ma dove l'hanno mandato? e cos'altro si potrà aggiungere a tutto questo?... già, perché Giulio si ritroverà in un paesino dove l'ospitalità non sanno nemmeno che cosa sia, verrà subito alle prese con un morto, con gente strana, case segnate con una croce rossa, forze dell'ordine che non sembrano troppo normali e che non suscitano sicurezza, e anziani che appena vedono passare Giulio entrano in casa e chiudono le finestre.
Una storia magistralmente congegnata, perfetta per questa nuova collana di romanzi.


L'AUTORE


Romano De Marco, classe 1965, è nato e vive in Abruzzo, in provincia di Chieti. Alterna l'attività di scrittore alla professione di responsabile della sicurezza integrata in un istituto di credito. Ha esordito nel 2009 nella collana Il Giallo Mondadori con Ferro e Fuoco, ripubblicato nel 2012 da Pendragon. Nel 2011 è uscito il suo secondo romanzo Milano a mano armata (premio Lomellina in giallo 2012) nella collana di narrativa diretta da Eraldo Baldini per l'editore Foschi. Ha pubblicato diversi racconti su antologie, collabora con Writer's Magazine Italia e numerosi blog e riviste per le quali scrive articoli sul cinema e la letteratura di genere. Dal 2011 è direttore artistico della rassegna Estate Letteraria che si svolge a Ortona.

Commenti

  1. Franci, l'ho finito ieri e ho cominciato a scrivere la recensione! Concordo :)

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