Passa ai contenuti principali

Recensione "Questo è solo l'inizio" di Gina Blaxill


Titolo: "Questo è solo l'inizio"
Autrice: Gina Blaxill
Casa editrice: Piemme 
Collana: Freeway
Pagine: 284
Prezzo: 15.00
TRAMA:
Jonathan e Rosalind non si sono mai visti, ma una sera si trovano per caso online e cominciano a parlarsi in chat. Jono ha 16 anni, vive a Norfolk e soffre per la lontananza di Freya, la sua ragazza, che frequenta una scuola di musica a Londra, dove i suoi genitori gli hanno impedito di andare. Ros, invece, ha 14 anni, vive a Londra, ha una famiglia poco presente e una migliore amica che vuole trascinarla a uscire con un gruppo di ragazzi artistoidi un po' troppo strani per i suoi gusti. Jono e Ros cominciano a sentirsi tutti i giorni, tra chat, e-mail e sms. Quando all'improvviso, mentre il loro rapporto virtuale diventa sempre più profondo, Freya sparisce, ultima di una serie di ragazze scomparse a Londra, e Jono diventa l'indiziato numero uno...

RECENSIONE:
"Questo è solo l'inizio" è un romanzo che ho letto in meno di due giorni perché si legge che è un piacere già dalle prime pagine.
E' una storia coinvolgente che ti lega a sé fino alla fine.
La cover trasmette la tristezza che provano i due protagonisti all'inizio della vicenda.
Una tristezza causata dalla lontananza della fidanzata per Jonathan e per la sua difficoltà a farsi degli amici, dovuta alla sua mancanza di autostima; per Rosalind invece tristezza per non essere considerata abbastanza dalla sua migliore amica e per il suo corpo ancora da bambina.
La storia ci introduce nel punto cruciale: la scomparsa di Freya e la presunta colpevolezza di Jono, per poi fare un rewind e partire dal principio.
I protagonisti sono ben caratterizzati ed approfonditi sia fisicamente, che psicologicamente e risultano entrambi molto interessanti.
Una vicenda appassionante sia per la storia in sé, sia per le tematiche: adolescenza, integrazione, rapporto con il proprio corpo, nuovi mezzi di comunicazione e di conoscenza, con le relative problematiche.
Una storia avvincente con la capacità di far riflettere.

Commenti

  1. la trama mi aveva colpito e le tue parole sono di certo molto incoraggianti!!

    RispondiElimina
  2. Prima di tutto ti faccio i complimenti, perchè hai la capacità di scrivere recensioni brevi, ma ci metti tutto il necessario. Io non ce la faccio mai :(

    Passando al libro, sai quanto sia piaciuto anche a me. E' un libro che molti giovani dovrebbero leggere, ma anche molti adulti, per comprendere meglio il loro mondo.

    Complimenti ancora Franci *-*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ale che bel complimento che mi hai fatto: grazie :D
      cmq le tue recensioni sono perfette così come sono,perchè l'impo nn è la lunghezza ma il contenuto e tu le rendi proprio interessanti,speciali e sentite e quando posso le leggo sempre volentieri :)

      Elimina
    2. Grazie, che dolce che sei. Mi sono accorta ora che non ero follower °-°
      Ho rimediato subito, ovviamente :)

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La mia opinione su "Il libro dei Baltimore" di Joel Dicker

                                            Titolo: "Il libro dei Baltimore" Autore: Joel Dicker Casa editrice: La nave di Teseo Pagine: 592 Prezzo: 22,00 TRAMA Sino al giorno della Tragedia, c’erano due famiglie Goldman. I Goldman di Baltimore e i Goldman di Montclair. Di quest’ultimo ramo fa parte Marcus Goldman, il protagonista di La verità sul caso Harry Quebert .   I Goldman di Montclair, New Jersey, sono una famiglia della classe media e abitano in un piccolo appartamento. I Goldman di Baltimore, invece, sono una famiglia ricca e vivono in una bellissima casa nel quartiere residenziale di Oak Park. A loro, alla loro prosperità, alla loro felicità, Marcus ha guardato con ammirazione sin da piccolo, quando lui e i suoi cugini, Hillel e Woody, amavano di uno stesso e intenso amore Alexandra. Otto anni dopo una misteriosa tragedia, Marcus decide di raccontare la storia della sua famiglia: torna con la memoria alla vita e al destino dei Goldman di Baltimore, alle v

"Blog tour #5: La vita segreta e la strana morte della signorina Milne di Andrew Nicoll - Descrizione ambientazione"

Buon lunedì e benvenuti alla quinta tappa del blog tour dedicato a questo libro :) Ho pensato di parlarvi delle principali ambientazioni come se stessimo andando a visitarle (ovviamente nel 1912), visto che i luoghi descritti dall'autore esistono davvero.   Per andare a Broughty Ferry si prende il treno a vapore che ferma alla stazione di West Ferry - luogo in cui mette piede il luogotenente investigatore John Trench, il mio personaggio preferito, per aiutare a risolvere il caso e che vedrà partire il commissario capo di Broughty alla ricerca di risposte - e poi si prende il tranvai per raggiungere il paesino.     Broughty Ferry è un paesino sulla costa scozzese soprannominato il gioiello della corona di Dundee . I cittadini qui possono respirare un'aria pulita grazie alla presenza del Firth of Tay, il fiordo sul Mare del Nord su cui si getta il fiume Tay. Per respirare questa splendida aria ci si può dirigere al Molo del Pilota dove i pescatori tengono

Recensione "La bambina dai capelli di luce e vento" di Laura Bonalumi

Stella. Potrebbe essere il nome della ragazzina con i capelli di vento: le sue ciocche a punta, cariche di brillantini mi ricordano le stelle. Oppure Aria, dal movimento continuo dei suoi capelli. Luce, per la polvere luminosa che le circonda il viso. Titolo: "La bambina dai capelli di luce e vento" Autrice: Laura Bonalumi Casa editrice: Fanucci Pagine: 240 Prezzo: 13.00 TRAMA Viola ha undici anni. Undici fotografie di fiocchi di neve, undici pesci rossi, undici coperte di pile, undici palle di vetro con la neve, undici cappelli e ventidue guanti. Vive con la sua famiglia ‘a metà’ in una grande città dove nevica spesso. Ha una sorella sedicenne, e i genitori appena separati. Non ha tanti amici Viola, a scuola si sente inadeguata, a casa trascurata. Viola però ha una passione decisamente originale: la neve. Legge libri sulla neve, conosce più di 100 modi in lingua eschimese per dire neve, poesie, enciclopedie, e non si separa mai dalla sua lente d’ingran