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Recensione "Il prigioniero del cielo" di Carlos Ruiz Zafon



Titolo: "Il prigioniero del cielo"
Autore: Carlos Ruiz Zafon
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 352
Prezzo: 12,00 - ebook: 6,99

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TRAMA 
Nel dicembre del 1957 un lungo inverno di cenere e ombra avvolge Barcellona e i suoi vicoli oscuri. La città sta ancora cercando di uscire dalla miseria del dopoguerra, e solo per i bambini, e per coloro che hanno imparato a dimenticare, il Natale conserva intatta la sua atmosfera magica, carica di speranza. Daniel Sempere - il memorabile protagonista di "L'ombra del vento" è ormai un uomo sposato e dirige la libreria di famiglia assieme al padre e al fedele Fermín con cui ha stretto una solida amicizia. Una mattina, entra in libreria uno sconosciuto, un uomo torvo, zoppo e privo di una mano, che compra un'edizione di pregio di "Il conte di Montecristo" pagandola il triplo del suo valore, ma restituendola immediatamente a Daniel perché la consegni, con una dedica inquietante, a Fermín. Si aprono così le porte del passato e antichi fantasmi tornano a sconvolgere il presente attraverso i ricordi di Fermín. Per conoscere una dolorosa verità che finora gli è stata tenuta nascosta, Daniel deve addentrarsi in un'epoca maledetta, nelle viscere delle prigioni del Montjuic, e scoprire quale patto subdolo legava David Martín - il narratore di "Il gioco dell'angelo" - al suo carceriere, Mauricio Valls, un uomo infido che incarna il peggio del regime franchista...

RECENSIONE 
In questo terzo capitolo della tetralogia del Cimitero dei Libri Dimenticati ritroviamo come protagonisti Fermin, il mio personaggio preferito, e Daniel, ormai marito e padre.
Sono passati quasi due anni dai fatti del primo libro e troviamo Fermin, alle soglie del matrimonio con la sua amata Bernanda, molto turbato e Daniel che dubita della fedeltà di sua moglie Beatriz.
Questa volta il libro che sarà l'artefice degli eventi è "Il conte di Montecristo" che ci porterà nel 1939 a scoprire il motivo del malessere di Fermin.
Verremo condotti nelle prigioni del Montjuic dove i carcerati venivano trattati come spazzatura e qui ritroveremo lo scrittore David Martin che avrà un ruolo importante per le sorti di Fermin e conosceremo il meschino Valls la cui storia sarà legata ai Sempere e porterà Daniel a scoprire una triste verità che lo cambierà.
Zafon in questo romanzo ci permette di conoscere Fermin prima del suo incontro con Daniel, ci fa capire meglio la vicenda di David Martin e porta alla luce verità sconvolgenti. 
Ritroviamo tutti i personaggi dei precedenti libri, anche lo scrittore Carax che ci narra la storia di Fermin. 
Per mia grande gioia, a differenza del precedente romanzo dove l'atmosfera era completamente cupa, qui non mancano i momenti di allegria grazie alle imminenti nozze di Fermin, alle sue avventure e trovate. Una lettura molto più scorrevole e coinvolgente perché ci sono le vendette, i segreti che vengono alla luce, i gesti di vera amicizia e umanità che colpiscono il cuore e l'amore.
Il cambiamento che sta avvenendo in Daniel però non mi piace molto... spero quindi che l'ultimo libro non sia una tragedia perché io voglio che finisca con un vissero felici e contenti. 


1/2

L'AUTORE 
Carlos Ruiz Zafón è uno degli scrittori più conosciuti nel panorama della letteratura internazionale dei nostri giorni e l'autore spagnolo più letto in tutto il mondo dopo Cervantes. Le sue opere sono state tradotte in più di cinquanta lingue. Ha cominciato la sua carriera nel 1993 con un libro per ragazzi, Il Principe della Nebbia, che, insieme al Palazzo della Mezzanotte e alle Luci di settembre, forma la "Trilogia della Nebbia". A questa serie è seguito poi Marina. Nel 2001 ha pubblicato L'ombra del vento (Mondadori, 2004), il primo romanzo della saga del Cimitero dei Libri Dimenticati, che comprende Il gioco dell'angelo, Il Prigioniero del Cielo e Il Labirinto degli Spiriti: un universo letterario che si è trasformato in uno dei più grandi fenomeni editoriali dei cinque continenti. I suoi romanzi, in Italia, sono tutti pubblicati da Mondadori.

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