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Recensione "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafon


Titolo: "L'ombra del vento"
Autore: Carlos Ruiz Zafon
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 420
Prezzo: 12,50
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TRAMA 
Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.

RECENSIONE 
Tutto inizia nel Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo dove i libri aspettano di vivere un'altra vita. E' qui che Daniel trova L'ombra del vento dello scrittore Julian Carax, libro da cui comincerà tutto.
Essendosi appassionato alla storia, Daniel decide di andare sulle tracce di altri libri dell'autore ma così si immischia in una triste e pericolosa vicenda che lo porterà a scoprire le origini di Julian e le persone che lo hanno conosciuto. Conoscerà le loro vite solitarie e tassello dopo tassello arriverà a scoprire la verità su Carax e svelerà anche chi si cela dietro la figura che si nasconde dalla gente cercando tutti i romanzi dello scrittore per cancellare ogni traccia della sua esistenza, che si fa chiamare come il personaggio del diavolo ne L'ombra del vento. Questa figura durante la lettura assumerà l'identità di varie persone fino a che il lettore non troverà il viso che combacia.
Abbiamo quindi due storie che si intrecciano, quella di Daniel e Julian sullo sfondo di una Barcellona del presente e del passato.
Vediamo il protagonista Daniel crescere, amare così tanto un libro da voler leggere ogni storia dello scrittore, come capita spesso anche a noi lettori, cominciare a rispondere al padre negli anni dell'adolescenza, avere la prima cotta, scoprire il vero amore e diventare un uomo. Allo stesso tempo leggiamo la storia di Julian che assomiglia molto per certi aspetti a quella del protagonista. Anche Julian era buono come Daniel ma poi la vita gli ha messo il cuore in una cella facendo uscire solo la rabbia. Entrambi vivranno un amore travagliato.
L'autore ha inserito dei personaggi che sono riusciti a catturare la mia attenzione a partire da Daniel e suo padre, dei pezzi di pane dal cuore grande, cuore che si riempirà di cicatrici; Fermin che avrà una seconda chance grazie a loro, che è un uomo dalla lingua sciolta, saggio, colto, amante del gentilsesso e segnato da profonde cicatrici causate dal commissario Fumero, il cattivo in persona, uno psicopatico assetato di sangue che ho odiato; Julian, dalla fervida immaginazione dark che a differenza di Daniel ha avuto un padre che l'ha sempre considerato un buono a nulla e poi tutti gli altri personaggi che non vi voglio svelare che faranno battere il cuore a Daniel o Julian, che li aiuteranno o li volteranno le spalle.
Il personaggio a cui mi sono affezionata di più è Fermin, un pozzo di conoscenza, furbo, capace di farla sotto al naso alle persone, ottimista, amante della vita, dei piaceri della mente e del corpo. Uno stecchino che non si spezza, diretto e vero amico. Grazie a lui ho sorriso molto spesso durante la storia, un personaggio fondamentale per la ricerca di Daniel ma anche per il ritmo della storia.
Questa è una storia di amicizia, quella tra Fermin e Daniel e Julian e Miguel, amici che non voltano le spalle se hai bisogno, che lottano con te, che vogliono veder realizzati i tuoi sogni e vederti felice e che diventano tristi e si sentono soli se sei distante.
E' una storia di gelosia, quella di Fumero nei confronti di Julian, che acceca e che non fa ragionare ma anche d'amore, di riscatto, di bontà e solitudine, perché c'è chi vive nel passato, chi avrebbe bisogno di un amico o di essere ascoltato e chi ha perso tutto ciò che contava.
E' un romanzo a tratti anche inquietante per la presenza di una villa che sembra essere sotto una maledizione in cui è stato versato parecchio sangue, un luogo freddo e oscuro in cui forse aleggia un fantasma e in cui passeranno anche i protagonisti.
L'ho finito in un batter d'occhio perché ogni pagina mi ha tenuta incollata e mi ha emozionato.




L'AUTORE 
Carlos Ruiz Zafón è uno degli scrittori più conosciuti nel panorama della letteratura internazionale dei nostri giorni e l'autore spagnolo più letto in tutto il mondo dopo Cervantes. Le sue opere sono state tradotte in più di cinquanta lingue. Ha cominciato la sua carriera nel 1993 con un libro per ragazzi, Il Principe della Nebbia, che, insieme al Palazzo della Mezzanotte e alle Luci di settembre, forma la "Trilogia della Nebbia". A questa serie è seguito poi Marina. Nel 2001 ha pubblicato L'ombra del vento (Mondadori, 2004), il primo romanzo della saga del Cimitero dei Libri Dimenticati, che comprende Il gioco dell'angelo, Il Prigioniero del Cielo e Il Labirinto degli Spiriti: un universo letterario che si è trasformato in uno dei più grandi fenomeni editoriali dei cinque continenti. I suoi romanzi, in Italia, sono tutti pubblicati da Mondadori.




   

Commenti

  1. È veramente tantissimo tempo che voglio provare a leggere un libro di Zafon, mi è stato consigliato non so quante volte. Mi pare di aver capito che questo è il suo più famoso! Quest'anno bisogna che lo compro e lo leggo davvero, però, non come l'anno scorso che continuavo a ripeterlo e poi non lo facevo. Bellissima recensione, comunque! Mi hai dato una bella idea della trama e del modo di scrivere dell'autore!

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    Risposte
    1. HateQueen grazie mille <3 Sì, questo è il più famoso ed è il primo romanzo della saga del Cimitero dei Libri Dimenticati composta da 4 libri in tutto che per fortuna sono già stati tutti pubblicati in Italia. Dopo averlo letto, se ti va, torna a dirmi se ti è piaciuto :)

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