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Recensione "La gemella silenziosa" di S. K. Tremayne

Talvolta le cose son ben diverse da come te le aspetti, e spesso quella che pensavi fosse la realtà non esiste affatto.

Titolo: "La gemella silenziosa"
Autore: S. K. Tremayne
Casa editrice: Garzanti
Pagine: 320
Prezzo: 16,90
TRAMA
A Sarah piace il silenzio assoluto della sera che avvolge l'isola di Skye. Le piace muoversi piano nella penombra e accarezzare delicatamente i biondi capelli della sua bambina di sette anni, Kirstie, che si è appena addormentata. Mentre osserva le sue manine che stringono il cuscino, Sarah ripensa a quando quelle mani si stringevano a quelle, identiche, della sorella gemella Lydia. Niente le distingueva: stesse lentiggini, stessi occhi azzurro ghiaccio, stesso sorriso giocoso. Ma, un anno prima, Lydia è morta improvvisamente e ha lasciato un vuoto così grande che ha costretto Sarah e la sua famiglia a fuggire da tutto e da tutti su quell'isola spersa nel mare di Scozia. Lì, tra scogliere impervie e cieli immensi, Sarah sente che lei, la bambina e suo marito Angus potranno forse ritrovare la serenità. Eppure, mentre si avvicina l'inverno, Kirstie è sempre più strana. Diventa silenziosa, riflessiva, improvvisamente interessata a cose che prima non amava. Sempre più simile a Lydia, la gemella scomparsa.
Quando un giorno si scatena una violenta tempesta, Sarah e Kirstie rimangono isolate. Nel buio, col solo mugghiare del vento ad ascoltarle, Kirstie alza gli occhi e sussurra: «Mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie? Io sono Lydia. Kirstie è morta, non io». Sarah è devastata e il tarlo dell'errore comincia a torturarle l'anima. Cos'è successo davvero il giorno in cui una delle gemelle è morta? È possibile che una madre possa non riconoscere sua figlia?
Un romanzo ipnotico e indimenticabile. Una storia dove niente è quello che sembra e tutte le sicurezze che sostengono la nostra vita possono infrangersi come uno specchio troppo fragile.  

RECENSIONE 
L'autore è riuscito a creare la giusta atmosfera, un'atmosfera di sottile paura che è sempre lì in agguato e che accompagna il lettore come un promemoria attraverso i nomi dei luoghi di Skye e le leggende della casa in cui si trasferiscono i protagonisti. Quando non è la paura, è il sospetto l'emozione predominante che fa dubitare di ciò che sta davvero accadendo, ma anche la curiosità di scoprire la storia dietro le mezze verità dette.
Ogni luogo, ogni ambientazione, mantiene un'aria tetra, partendo da Londra fino ai suggestivi paesaggi di Skye.
La morte di una delle due gemelline è già di per sé una tragedia, ma se si aggiungono degli enormi dubbi e dei segreti ecco che tutto diventa ancora più difficile da gestire. Più si va avanti con la storia e più la colpa sembra passare dalla madre al padre e viceversa, come una bomba accesa che passa dall'una all'altro, fino a raggiungere anche la figlia a un certo punto, anche se io fino all'ultimo ho dato maggiore fiducia solo a uno dei genitoriIl libro è raccontato in prima persona dalla madre e in terza persona dal padre, due personaggi con due personalità molto interessanti, per non parlare della figlia di appena 7 anni che mi ha suscitato tanta tenerezza, soprattutto quando cercava di farsi dei nuovi amici nella scuola dell'isola. 
Fino alla fine non si riesce a scoprire se il fantasma della gemellina esiste davvero oppure no, quindi la domanda che aleggia fino all'ultimo è: veri fantasmi o solo fantasmi personali?
Questo è un libro che merita, un esordio brillante dove tutti gli elementi sono perfetti: personaggi complessi e una storia dai continui colpi di scena.


L'AUTORE
S. K. Tremayne è nato nel Devon, vive a Londra con le sue due figlie e scrive regolarmente su giornali e riviste internazionali. La gemella silenziosa ha riscosso grande successo di critica e pubblico in tutto il mondo. 
 

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