Il 25 Febbraio esce per la casa editrice Giunti un libro già
di successo in Inghilterra con 80.000 copie vendute.
Il
libro del male è un thriller
magistralmente architettato che non cede mai alla banalità. Una
lettura anche per i palati più esigenti.
OGNI
ANNO, PER DIECI ANNI, IL CADAVERE DI UNA RAGAZZA VIENE RITROVATO ALLA
VIGILIA DI NATALE: NUDA, SGOZZATA, IL CORPO LAVATO DOPO LO SCEMPIO.
Titolo: "Il Libro del Male"
Autore: James Oswald
Casa editrice: Giunti
Pagine: 400
Prezzo: 12.90
TRAMA
Dieci
anni. Dieci donne. L’ultima è stata Kirsty, la fidanzata
dell’ispettore Tony McLean. Finché Donald Anderson, il killer di
Edimburgo, non ha commesso un grave errore consentendo a McLean di
porre fine a quella catena di ferocia. Dodici anni dopo Anderson è
morto, è stato ammazzato in cella, ma il tempo di assaporare la
vendetta per McLean non è ancora arrivato. Con l’avvicinarsi del
Natale, infatti, un altro corpo viene rinvenuto: una ragazza nuda,
legata a un ponte, e sottoposta allo stesso brutale rituale di anni
addietro. Un killer che emula le gesta di Anderson? O l’uomo messo
in prigione era quello sbagliato? O forse Il
libro del male, un antico e
oscuro manoscritto, sta guidando la mano di assassini diversi? McLean
è costretto a riaprire il capitolo più doloroso di tutta la sua
carriera e scoprire il tassello mancante prima che l’assassino
colpisca ancora.
Il primo titolo della serie Nel nome del male è stato osannato dal pubblico e dalla critica, consacrando James Oswald come uno dei più grandi scrittori di genere contemporanei.
Ecco un'intervista che è stata fatta all'autore
1. James Oswald, scrittore per
passione e contadino, in pochi mesi è passato dall’autopubblicazione
a essere autore di punta per alcune delle più importanti case
editrici del mondo. Perché ha iniziato ad autopubblicare i suoi
racconti? Avrebbe mai immaginato un tale risultato/riscontro?
Ho pubblicato da solo i primi due
romanzi dell’Ispettore McLean perché nessun altro li avrebbe
pubblicati. Ho scritto Nel nome del male nel 2006 ed è stato
nominato per il premio della CWA Debut Dagger nel 2007, ma gli
editori non hanno apprezzato il mix di procedure poliziesche e indizi
di influenza sovrannaturale. Ho avuto lo stesso problema con il
sequel, Il libro del male, anch’esso nominato per il Debut
Dagger l’anno successivo.
Non conoscevo la possibilità di
autopubblicare un ebook fino al 2011, quando un amico, lo scrittore
Allan Guthrie, mi raccontò quanto questa esperienza si fosse
rivelata efficace per lui. Così ho pubblicato entrambi i racconti
aspettandomi di vendere qualche centinaia di copia all’anno e fare
un po’ di soldi, ma il loro successo mi ha letteralmente sorpreso!
2. Lei vive nella bella e tranquilla
campagna scozzese ma nel suo libro descrive scenari urbani caotici,
oscuri e violenti: da dove nasce questo contrasto e qual è la sua
fonte d’ispirazione?
Sono cresciuto in campagna, questo
ambiente mi è sempre stato familiare, ma ho vissuto e lavorato anche
in città. Ho sempre desiderato scrivere racconti dove la possibilità
che gli spiriti maligni esistano davvero si scontrasse con una
visione più razionale del mondo. Penso che questo funzioni meglio in
un contesto urbano, in particolar modo in una città con una lunga
storia. Londra sarebbe andata bene, ma Edimburgo è anche meglio.
Per quanto riguarda da dove traggo
l’ispirazione, la risposta è ovunque. Il segreto è riconoscere
che qualcosa di quello che leggi, o che qualcun altro ti dice, merita
di essere tenuta a mente. Devi sempre fare attenzione quando parli
con uno scrittore – non puoi mai sapere dove potranno andare a
finire le tue parole!
3. Cos’è il male per lei al mondo
d’oggi?
Il male coincide con molte cose nel
mondo moderno, ma per me assume sempre il valore di aggettivo più
che di sostantivo. Le persone commettono atti di violenza per motivi
strettamente egoistici, ma non penso che siano cattivi per natura.
Non credo neppure a spiriti maligni, demoni e cose del genere, anche
se me ne servo per le mie storie. La misoginia, il razzismo,
l’intolleranza religiosa (all’interno e fra le religioni), la
fede cieca…tutti questi elementi sono difetti della natura umana
che ci portano a compiere il male.
5. La stampa inglese l’ha
acclamato come il nuovo Ian Rankin: cosa pensa di questo paragone?
La stampa è sempre molto brava a
etichettare cose e persone. Dal momento che i miei gialli sono
ambientati a Edimburgo, i paragoni con Ian Rankin erano inevitabili.
Ne sono lusingato – adoro i romanzi di Ian e aspiro a scrivere bene
come lui – ma non penso che il confronto regga. Penso anche che
Rebus e Tony McLean non andrebbero molto d’accordo tra loro.
6. Accade sempre più di frequente
che le serie narrative vengano trasposte in serie televisive: sarebbe
felice se l’ispettore McLean diventasse un personaggio di culto
anche in tv? Chi vedrebbe bene nei sui panni?
Sarei onorato di vedere i miei racconti
in una serie televisiva, ma non saprei proprio dire chi potrebbe
interpretare il ruolo di Tony McLean. Le ragioni sono due: per prima
cosa, non ho davvero idea di come Tony sia fatto fisicamente. Non
viene mai descritto all’interno dei romanzi, perché sono scritti
dal suo punto di vista. Questo artificio narrativo è abbastanza
voluto in quanto dà la possibilità al lettore di immaginarselo come
meglio crede.
La seconda ragione coincide con il
fatto che, essendo un contadino a tempo pieno e scrivendo due o tre
romanzi l’anno (scrivo anche fantasy sotto il nome di J D Oswald),
raramente riesco a guardare la tv, di conseguenza non conosco i nomi
degli attori che potrebbero interpretare questo ruolo.
Se mai tale serie televisiva venisse
prodotta, ciò che sarebbe interessante sarebbe vedere come reagirei
ad avere un volto fisico-l'attore scelto- nella mia testa quando
scriverò il prossimo libro della serie. Sarebbe un bel problema!
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L'AUTORE
James
Oswald vive in una fattoria in
Scozia, dove nel tempo libero si dedica all'allevamento. Per
vent'anni ha scritto solo per passione, finché un giorno ha deciso
di autopubblicare su Amazon il
primo thriller della serie dell'ispettore McLean, Nel
nome del male: nel giro di
pochi mesi l'eBook è stato scaricato da oltre 350.000 lettori.
Questo incredibile successo ha attirato l'attenzione di Penguin, che
con un'offerta altissima ha acquistato i diritti di tutta la serie
già venduta in più di 12 Paesi. Il
libro del male è
l’attesissimo sequel di Nel
nome del male, edito da Giunti
nel 2014.
Oswald,
oltre alla serie che vede protagonista l’ispettore McLean, si è
dedicato anche alla scrittura di un’avvincente serie fantasy
intitolata The
Ballad of Sir Benfro,
ispirata al folklore gallese, che ha come protagonista le vicende di
un giovane drago Sir Benfro e dei suoi simili prossimi all’estinzione
a causa dell’intervento dell’uomo.
Avete già letto il primo libro? Vi è piaciuto?
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