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Recensione "La lettrice che partì inseguendo un lieto fine" di Katarina Bivald

 
 
C'è sempre una persona per ogni libro e un libro per ogni persona
 
Titolo: "La lettrice che partì inseguendo un lieto fine"
Autrice: Katarina Bivald
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pagine: 408
Prezzo: 16.90
TRAMA
Se la vita fosse un romanzo, quella di Sara non sarebbe certo una storia d'avventura. In ventotto anni non ha mai lasciato la Svezia e nessun incontro del destino le ha scompigliato l'esistenza. Timida e insicura, si sente a suo agio soltanto in compagnia di un buon libro e i suoi migliori amici sono i personaggi nati dalla fantasia degli scrittori, che le fanno vivere indirettamente sogni, viaggi e passioni. Fino al giorno in cui riceve una lettera da una piccola città dal nome bizzarro, sperduta in mezzo all'Iowa: Broken Wheel. A scriverla è una certa Amy, sessantacinquenne americana che le invia – dalla propria vastissima biblioteca personale – un romanzo richiesto da Sara su un sito web. È così che inizia tra loro una corrispondenza affettuosa e sincera, che apre a Sara una finestra sulla vita: Amy le dimostra che è possibile amare la lettura senza per questo isolarsi dal mondo, perché è bello condividere ogni piccolo momento prezioso, anche se si tratta di un romanzo. E dopo un fitto scambio di lettere e libri durato due anni, Sara stessa trova finalmente il coraggio di attraversare l'oceano per incontrare l'amica lettrice. Tuttavia, come in un inatteso capovolgimento di trama, non c'è Amy ad attenderla: il suo finale, purtroppo, è giunto prima del previsto. Ci sono però tutti gli eccentrici abitanti di cui Amy le ha tanto parlato. E mentre loro si prendono cura della spaurita turista (la prima nella storia di Broken Wheel), Sara decide di ricambiare la gentilezza iniziandoli al piacere sconosciuto della lettura. Proprio lei, che ha sempre preferito i libri alle persone, in quella città di poche anime ma dal cuore grande troverà amicizia, amore ed emozioni da vivere sulla pelle: finalmente da vera protagonista della propria vita.
 
RECENSIONE
Broken Wheel - ruota rotta- è il nome perfetto per il paesino in cui arriva Sara, dove ogni cosa dev'essere riparata e aiutata a ripartire, dai negozi vuoti con le finestre rotte, ai semafori fermi sul rosso, alle persone che ormai non sperano più o che ormai hanno cominciato a credere alle voci che corrono sul loro conto provenienti da Hope, il paese dove tutto sembra perfetto.
Sara, con una valigia piena più dei suoi amati libri che di tutto il resto e con il naso immerso sempre in un romanzo che le fa anche da scudo, da difesa, da tutto ciò che la circonda, riuscirà a scoprire la bellezza e a riportare alla vita quel luogo che assomiglia tanto a un libro impolverato, ingiallito, che nessuno nota più e verrà aiutata a sua volta dagli abitanti a capire se vuole essere un personaggio secondario nella vita e se davvero quest'ultima è sempre meglio nei libri.
Gli abitanti che a prima vista sembrano freddi e quasi antipatici, si rivelano delle persone meravigliose -perché non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina-  capaci di entrare nel mio cuore, a partire da Tom, così riservato e altruista che ha paura di innamorarsi; Grace, una donnona tutta d'un pezzo che proviene da una famiglia con una lunga sfilza di Grace, che sembra vergognarsi di poter essere anche femminile; Andy e Carl, l'unica coppia gay in paese, dal carattere opposto che vede il primo sempre aperto e solare, anche se la vita non è stata sempre dalla sua parte e il secondo, dall'aspetto di un modello, che preferisce restare nell'ombra; Caroline, troppo presa dal pensare ai giudizi della gente sul suo conto per vivere come vuole; George, a cui è stata strappata la figlia; a tanti altri che potrete conoscere.
E' un libro dove impareremo a conoscere Amy attraverso le lettere che si scambiava con Sara, piene di titoli di libri, autori, consigli e storie su Broken Wheel, e  allo stesso tempo seguiremo le vicende di Sara, che cercherà attraverso l'apertura di una libreria di far scoprire il piacere della lettura agli abitanti del posto, trovando il libro adatto per ciascuno e inventando un sistema di classificazione dei libri sugli scaffali per chi si avvicina per la prima volta alla lettura.
E' il primo romanzo che leggo che parla davvero di libri, che racconta la loro positività, le emozioni che possono suscitare, l'aiuto che possono dare e perché si fanno amare.
Divertente, romantico, commovente: "La lettrice che partì inseguendo un lieto fine" è uno di quei libri che vorresti consigliare a tutti, che fa breccia nel cuore e che rende tristi una volta concluso, perché significa che dovrai separarti dai suoi personaggi.
 
Di solito non lo faccio, ma stavolta voglio condividere con voi alcuni passi di questo romanzo :)
 
Hai mai annusato i libri?
Sophy scosse la testa. Sara le tese un tascabile, l'ultimo di Marian Keys. La copertina era lucida, azzurra e rosa, e aveva dei caratteri elaborati. Aprilo, la esortò.
La ragazza aprì il volume con cautela, quasi temesse di romperlo.
No, no, la redarguì Sara. La giovane la guardò terrorizzata. Aprilo come si deve. Le mostrò come fare. Devi poterci infilare dentro il naso.
Sophy avvicinò le pagine al viso, sempre con grande attenzione, e inspirò piano. Sorrise.
L'hai sentito? Profumo di libri nuovi. Avventure non ancora lette. Amici non ancora conosciuti, ore di magiche fughe dalla realtà che ci aspettano.
 
(...) Il profumo dei libri rilegati e dei tascabili era differente, ma lo stesso valeva per le varie edizioni economiche, per i tascabili svedesi e quelli americani. I classici, per esempio, avevano un odore tutto loro. Anche i libri di testo ne avevano uno particolare: quelli universitari erano diversi da quelli per le scuole elementari. Che a loro volta, però, erano simili a quelli per le scuole serali: emanavano lo stesso odore di aule vecchie, stanchezza e aria viziata.
Il profumo più intenso, in ogni caso, era quello dei libri nuovi. Sara immaginava che, logicamente, quando un volume veniva aperto, letto e sfogliato, il suo odore si attenuasse. Era una convinzione tuttavia solo teorica: in realtà era convinta di sentire il profumo di avventure ed esperienze che aspettavano solo lei.
 
 
 
L'AUTRICE
Katarina Bivald
 
Katarina Bivald è nata nel 1983 e vive a Stoccolma, in Svezia. Come la protagonista del suo romanzo d'esordio, ha lavorato per anni come libraia, ma non ha ancora deciso se preferisce i libri o le persone. La lettrice che partì inseguendo un lieto fine, già bestseller in Svezia, è in corso di traduzione in sedici Paesi. 

Commenti

  1. il titolo è già di per sè suggestivo e credo riesca ad attirare l'attenzione di un lettore, e mi pare di capire che ne valga la pena leggerlo... :)

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  2. Hihi sì hai capito perfettamente :) a me è piaciuto tantissimo, più del libro la misura della felicità e l'apprendista libraia ;)

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